Gennaio è un mese difficile in un anno (anche lui) difficile; benvenuto il naming che porta dolcezza con semplicità. Nello specifico penso al nome Fruttizie di una linea di Matilde Vicenzi: frolle senza zuccheri aggiunti e senza olio di palma, con un ripieno di superfrutti tra cui melograno, acai, bacca di goji, mango, frutto della passione. Il termine superfrutti mi fa sorridere ogni volta che lo vedo perché penso ai supereroi. Se poi accosto i superfrutti al brand Matilde Vicenzi con la signora Matilde nel logo, il sorriso si allarga e cerco agganci inusuali. Comincio a giocare con il nome Fruttizie, a trovare altri sensi oltre a quello suggerito di “delizie di frutta”; e allora da questa vivace declinazione del termine frutt– con la desinenza izie salta fuori “zie”. E comincio a vedere le zie che raccolgono frutti; le avvicino alle foto d’archivio del sito e alla storia della signora Vicenzi, che lassù nel logo sembra anche lei una cara zia, austera ma benevola.
Il nome Fruttizie è piacevole e ben pensato: si inserisce a puntino nella famiglia del brand e nel suo naming system fatto di nomi italiani semplici, alcuni con un accento di originalità: Minivoglie, Bocconcini, Vicenzovo.
Le frolle Fruttizie intercettano trend moderni (i superfrutti!) e abitudini alimentari sempre più accolte, che prediligono l’alimentazione gustosa ma sana, ricca di fibre, vitamine, farine integrali, senza lattosio, etc. La linea Fruttizie è una proposta moderna con un nome tradizionale simpatico: anche questa è una scelta di posizionamento e di fedeltà alla marca.
Le immagini sono tratte dal sito matildevicenzi.it