Monge è un brand molto presente in comunicazione, con tante proposte di cibo per cani e gatti. Saranno stati i nomi dei prodotti perlopiù francesi o inglesi; sarà stato questo nome strano che si avvicina a manger “mangiare” in francese; ci si sarà messa anche la grafica del nome che a volte ricopre la G con delle stelline che fanno pensare ad una indicazione per la pronuncia. Sarà per questo insieme di cose che ho sempre pensato che Monge fosse un brand di origine francese; tuttalpiù una sigla o una combinazione di sillabe. Niente di più sbagliato; ma con un concorso di colpa.

NON È FRANCESE!

Monge è un brand tutto italiano come sottolinea il claim di comunicazione “Monge, dal 1963 la famiglia italiana del pet food”. Si tratta del cognome dell’imprenditore Baldassare, che appunto nel 1963 crea uno stabilimento per la produzione di cibo per cani e gatti consapevole che “le loro esigenze nutrizionali sono ben diverse da quelle dell’uomo” e meritano pertanto cibi specifici, non gli avanzi della nostra tavola.

Negli anni l’azienda cresce e copre tutta la filiera: la selezione delle materie prime, la lavorazione, l’inscatolamento, la logistica, il marketing, la ricerca e sviluppo. Portatrice di importanti innovazioni, in quasi 60 anni ha sfamato i nostri amici a 4 zampe con cibi umidi e poi secchi; in lattine, vaschette e buste; con proposte di alta qualità, ricette speciali, superfood e grande attenzione alle diete.

ALLE ORIGINI DEL COGNOME

E se c’è una vicinanza fonetica tra Monge e “mangiare”, l’origine di questo cognome è ben più interessante. Intanto bisogna partire dal cuneese, zona di origine della famiglia Monge e da Monastero di Savigliano dove ha sede lo stabilimento. È curioso che anche questa località abbia come sillaba iniziale Mon-. In rete il sito della Nuova Gazzetta di Saluzzo (CN) presenta i cognomi della zona, e tra questi Monge è il primo per frequenza a Monasterolo. “Come Mongini riprende soprannomi legati al termine dialettale monze – mungere dati a capostipiti che allevavano animali da stalla”. Quindi dalle sue remote origini il cognome è collegato agli animali e in qualche modo al cibo, anche se si tratta di latte.

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I NOMI DEI PRODOTTI

Alla famiglia Monge piace giocare con i nomi e tra i vari prodotti dai nomi non proprio italiani (LeChat, Supreme, EasyGreen, Excellence …) c’è anche Gemon, che riporta l’inversione delle due sillabe del cognome Mon/Ge. Il brand parla chiaro come recita il payoff, e cerca un contatto trasparente con il suo pubblico. Non gli si può rimproverare una scelta di naming di prodotto più internazionale che familiare e italiana, anche alla luce del fatto che Monge è attivo in 80 paesi e ha raggiunto risultati e ricevuto riconoscimenti a livello europeo.

 

UN PIZZICO DI FRANCIA

La fonetica del nome per l’orecchio italiano non è proprio elegante, ma viene da una terra quasi di confine, che ha subito di certo influenze anche linguistiche dal vicino Francese, amico/nemico.

Un fatto curioso è che Monge è anche una nave militare francese che prende il nome dal matematico francese Gaspard Monge (1746-1818). Si tratta di una nave molto speciale perché adibita alle misurazioni e alla raccolta delle informazioni sulle traiettorie di missili e satelliti, e alla sorveglianza dello spazio: traiettografia, osservazioni radar e ottiche (fonte Wikipedia).

 

Le immagini sono prese dal sito e dai canali social del brand, oltre che dal sito www.mappadeicognomi.it