Brand Naming LinkedInInutile resistere e ancorarsi alla preistoria o a sterili nazionalismi: ormai la parola link è entrata nella lingua italiana. Peggio ancora, è diventata italiana. E quindi si linka, si viene linkati indifferentemente con la C o con la K. Siamo in piena net generation, per un soffio non siamo anche noi nativi digitali; dobbiamo solo imparare ad usare al meglio i social network che ci consentono lincaggi continui e proficui. Il più noto social network è Facebook, ma quello che ha fini professionali e che ha messo al suo centro la parola link si chiama LinkedIn. La struttura di questo nome, il participio passato del verbo inglese to link / linked unito alla particella di stato in luogo In, sta a dire che sei “lincato dentro”, collegato “stretto”, proprio in questo momento, nel qui ed ora. Ed infatti questo social network ha fatto del collegamento il suo business: in base ai dati personali e alle esperienze di lavoro dei suoi utenti può creare o facilitare i contatti tra colleghi, partners e potenziali clienti. Il team di linkedin ha sviluppato strumenti per aiutare a fare personal branding, aumentando il numero e la qualità dei contatti personali o links. Insomma, come dice il nome, LinkedIn è l’apoteosi del link, il link all’ennesima potenza, il link per antonomasia.

LinkedIn ha raggiunto oggi i 18 milioni di utenti collegati nel mondo e sembra che ogni secondo 3 nuove persone si iscrivano al sito e creino il loro profilo.

Il nome è ben studiato, semplice e insieme particolare: si avvale di un termine oggi molto in uso e lo gioca in modo originale. Solo una precisazione circa la pronuncia che non è univoca: quella corretta è lin’din, molto contratta e che omette la K, ma la più frequente in Italia è quella letterale lìnkedin, che scandisce tutte le lettere accentando la prima I.