Un nome come Lilly non può non attirare l’attenzione. E la assorbe tutta quando si coglie che Lilly è un’azienda protagonista del mondo farmaceutico, tra le prime 15 big pharma mondiali. All’avanguardia nella ricerca, ha vari primati tra cui quello di prima azienda ad aver commercializzato l’insulina nel 1923, poco dopo che è stata scoperta.
UN NOME CHE È ANCHE UN COGNOME
Ci vuole una bella fantasia e una buona dose di coraggio per battezzare con il nome Lilly un’azienda farmaceutica in America, Indianapolis nel 1876! Ma ecco il segreto: la ragione sociale dell’azienda è Eli Lilly (and Company), esattamente nome e cognome del chimico farmaceutico, filantropo e colonnello della guerra civile americana, primo di 11 figli di una famiglia di origine svedese, emigrata in America alla fine del 700. Facile attingere alle risorse familiari! Del resto a quei tempi dare il proprio cognome alla propria impresa era la cosa più ovvia.
Oggi il brand name Lilly stupisce per la freschezza, la carica empatica e l’amabilità. Un bisillabo luminoso e fresco, che gioca con 3 morbide consonanti [L] e due vocali [I]. Se poi Lilly si combina con il nome Eli, le [L] diventano 4 e le [I] arrivano ad essere 3. Senza collegarlo al fondatore, si immagina un’azienda animata da virtù femminili, accogliente, vivace, alla mano. Lilly può essere la vicina di casa, la zia buona, la maestra di scuola. Il bisillabo Lilly / Lilli è un nome femminile usato più come diminutivo di Liliana, Eliana, Elisa, Elisabetta. In rete si trova anche un collegamento con il giglio, lilium in latino. E poi la tenerissima cagnetta Lilli del cartone animato Lilli e il Vagabondo.
TANTA PERSONALIZZAZIONE
Anche il font scelto per il logo richiama una firma, e insieme al colore rosso rinforza la personificazione e il valore umanitario e amicale d questo brand name. Lo allontana però dall’ambito scientifico e farmaceutico caratterizzato da nomi altisonanti (Novartis, Astra Zeneca) o cognomi di altra natura (Menarini, Bayer). Rispetto a questi nomi di azienda, il brand name Lilly potrebbe risultare leggero e poco rassicurante: “un’azienda farmaceutica che si chiama Lilly … mah” verrebbe da pensare. Più o meno lo stesso scetticismo che dovrebbe aver generato Kodak nel 1888, Apple con il suo nome fruttato negli anni ’70, Alibaba a fine millennio, Twitter nel 2006.
IN ITALIA DAL 1959, ORA NUOVI INVESTIMENTI
Indubbiamente Lilly si fa notare per il naming, e per gli addetti ai lavori anche per i successi. Lilly è attiva in Italia dal 1959, con uno stabilimento e un campus a Sesto Fiorentino che verrà ampliato in un futuro molto prossimo. In questo autunno è stato comunicato il programma di investimento in Italia di 750 milioni di euro.
Con il suo successo commerciale, la presenza nella ricerca, la mission della scoperta, Lilly si farà conoscere sempre di più. Basta citare Prozac, nome commerciale di uno dei prodotti Lilly più popolari. Ma i farmaci per il diabete, la psichiatria, il sistema endocrino, l’oncologia, e le malattie autoimmuni sono tantissimi, e il campo d’azione di Lilly è ben rappresentato dall’architettura della sua presenza online. Da LillySalute si passa a Lilly Oncologia, Lilly Dermatologia, Lilly Neurologia e tutte le altre aree coperte dal colosso americano.
L’immagine principale è presa dal sito multivu.com.