Si è un affievolita la polemica e ora possiamo considerare in modo tecnico il nome della nuova compagnia aerea italiana di bandiera. Interamente posseduta dal Ministero dell’Economia e della Finanza, è stata annunciata già nel 2020 con il suo nome proprio.
Nella sua estrema semplicità ITA Airways non è proprio il “Nome che guarda avanti, guarda al futuro” come dichiara l’amministratore delegato Fabio Lazzerini. Ma di certo è un nome che assolve il suo compito, e lo fa piuttosto bene. Lo stesso compito di identificare e distinguere assolto dai nomi delle altre compagnie aeree come Airfrance, British Airways, American Airlines, Air Canada.
Anzi ad essere pignoli, il nome Ita Airways il suo compito lo svolge in modo anche più originale rispetto alle sue più mature sorelle straniere. Infatti non integra in modo piatto l’intera parola Italy o Italia, ma ci gioca un po’. Si appropria della prima parte del toponimo, che è la più caratterizzante. Quel tanto che basta: Ita fa Italia almeno quanto bon fa bontà, e cioc fa cioccolato. E così ITA acquista rilevanza, si accosta al termine generico Airways e il gioco è fatto.
Si sarebbe potuto ricorrere ad un nome originale, evocativo, denso, e magari dal profilo classico. Si potevano combinare termini e radici più significative e meno sfruttate. Ma si è preferito essere pragmatici.
La semplicità paga, soprattutto quando porta trasparenza e riconoscibilità. In più il bisillabo ITA oltre ad essere rappresentativo di Italia è contenuto dentro il nome Alitalia, quindi tombola. E sì, perché c’è anche la questione della necessaria discontinuità con il precedente brand name e insieme la volontà di non disperderne il valore. La vecchia Alitalia va in pensione, ma il suo marchio e il suo dominio sono stati generosamente acquistati dalla nuova compagnia (per 90 milioni di euro). Andrà in pensione anche MilleMiglia, il programma di loyalty di Alitalia, che lascia il posto al nuovo programma di raccolta punti Volare.
Il nuovo logo di ITA Airways è più convincente di quello proposto come provvisorio nel 2020, che rimarcava la sua natura di sigla. È indiscutibilmente più bello pensare che ITA venga da Italia piuttosto che dalle iniziali di Italia Trasporto Aereo Spa, pur avendo la forza per reggere entrambe le strade. Una bella coincidenza linguistica e una nuova vita per questa compagnia che si andrà poco a poco rinforzando, come flotta, tratte, organico, e con la sua livrea azzurra patriottica, vicina al colore del cielo.
È interessante anche la campagna di comunicazione di Ita Airways che guarda al futuro senza negare i fatti, i vissuti, le emozioni, le delusioni.
Le immagini sono prese da articoli di stampa e dallo spot istituzionale.
chissà perché l’autore sente il bisogno di una compagnia di bandiera italiana (“che per fortuna abbiamo”).
Perchè è il segno di un paese che funziona.
sarebbe anche interessante capire il pensiero che nasce dietro questo nuovo logo che appare sproporzionato, strano, storto… sembra suggerire movimento certo ma suona anche “stonato”…
Ciao Emi, il nuovo logo è stato disegnato da Landor&Fitch, chiudendo un circolo nato negli anni ’60 con Walter Landor.
A questo link trovi qualche informazione. //www.askanews.it/cronaca/2021/10/15/dalle-ceneri-di-alitalia-nasce-ita-airways-con-nuovo-logo-e-livrea-top10_20211015_144346/
Il pensiero che stanno dietro loghi e nomi sono sempre complessi; nel caso di Ita la complessità assume più volume perché include un ingombrante pensiero su come “trattare” l’eredità, la prima vita, il passato, insomma. Quindi mani, neuroni e mente tutta rimangono un po’ vincolati anche da questo.
Perché hanno scelto un tale logo? Qual è la ragione dietro di esso?
Credo che anche relativamente al logo abbiano voluta mantenere una certa continuità, con la presenza del triangolo, del segno di colore diverso dentro la A. Il colore invece è totalmente nuovo, rispetto al verde di Alitalia.