Una bella scelta quella del nome Stellantis. Non lo vedremo sugli svariati modelli che fanno capo alle due case FCA e PSA, perché sarà il nome del super gruppo, con funzione di nome corporate e non toccherà quindi i brand singoli. Tra poche settimane Stellantis avrà anche un logo e poi comincerà la sua vita reale: azionisti, borsa, quotazioni.

Trovare l’accordo sul nome è un passo fondamentale, che spesso richiede anni. Per Stellantis ci sono voluti pochi mesi, con in mezzo addirittura una pandemia, quarantene e blocchi vari delle attività. A maggior ragione le persone coinvolte sono state proprio efficienti. Ho fatto parte del team coinvolto nello studio del nome, nelle fasi iniziali in autunno, quando molte strade erano ancora aperte: erano stati individuati dei valori forti da trasmettere e lo stile del nome, che poteva essere sia tradizionale che più audace. In partenza si erano valutate anche le sigle e gli acronimi, i nomi inventati, i nomi esistenti. Poi ci si è spostati su nomi più suggestivi e affascinanti, e di origine classica oltre che anglosassone.

Stellantis è il nome che ha convinto tutti i decisori per la ricchezza di sensi positivi e la bellezza delle immagini che evoca, oltre all’eleganza classica ma non antiquata della sua forma.

  • Le stelle: in particolare a noi italiani il nome fa pensare alle stelle, alle costellazioni, ad un cielo stellato, romantico da un lato e funzionale dall’altro, pensando a quando le stelle erano vitali per le rotte e i viaggi in mare e in terra, e mantenevano sulla via giusta. La buona stella, la stella del mattino, la stella cometa che ha guidato i Magi; le stelle hanno sempre avuto messaggi buoni. Forse gli astronomi hanno una visione più precisa di stelle e corpi celesti che possono creare catastrofi, ma per la maggior parte delle persone le stelle sono figure positive, potenti, persino magiche.
  • Stella in latino si dice in vari modi: stella/stellae, astrum/astri, sidus/sideris, e questa varietà linguistica ne moltiplica il valore.
  • La luce: illuminare, dare luce, brillare, vibrare, indicare una direzione, una strada, un itinerario.
  • -ant-: una desinenza forte, potente, solida; trasmette un senso di stabilità, grandezza, quindi sicurezza e protezione.
  • -is: un suffisso leggero, elegante ed equilibrato.

Stellantis tecnicamente è il genitivo singolare dell’aggettivo latino stellans/stellantis che significa “stellato, adorno di stelle, scintillante”. Lo troviamo nei testi dei grandi autori classici: Stellantis regia coeli “la reggia del cielo stellato”, Virgilio; Nox stellans “notte chiara”, Cicerone; Gemmae stellantes  “gemme che risplendono come stelle”, Ovidio. È inoltre participio presente del verbo stello che significa “seminare di stelle”, “essere coperto di stelle”, “far diventare brillante”.

Mi fa sorridere il commento di un ex professore di liceo molto critico sull’origine latina del nome Stellantis: una questione di accenti lunghi o brevi che lasciano penzolare il nome un po’ nel vuoto. Chissà cosa direbbe di tutti i nomi alterati che circolano in tutti i settori merceologici e in tutto il mondo. La maggior parte dei nomi commerciali sono neologismi creati apposta (e spesso pagati profumatamente) dove un’alterazione, un raddoppiamento inedito di vocali (es. Deliveroo), una combinazione di termini (es. YouTube) o una fusione di radici (es. Accenture) crea valore in una sequenza di 7/8 lettere, che senza quell’alterazione sarebbe povera e già vista. (es.Yutopia o Eutopia versus Utopia).

Anche con una minima fantasia e senza conoscere il valore dell’aggettivo declinato al genitivo stellans/stellantis e del verbo latino stello, il nome Stellantis in molte culture fa pensare a “tante stelle”, ad una cielo straripante di luci, che palpita e invita ad uno sguardo ottimistico e aperto. La desinenza –antis suggerisce movimento, battito, pulsazione e trasmette il senso di qualcosa che si compie.

Trovo dentro questo trisillabo la visione, l’entusiasmo e l’energia di cui parlano i leader dei due gruppi automobilistici che lo hanno scelto, e mi piace la questione dell’allineamento citata nei discorsi di presentazione: “Il nome Stellantis trae ispirazione da questo nuovo e ambizioso allineamento di marchi automobilistici leggendari e forti culture aziendali che, unendosi, sono in procinto di creare uno dei nuovi leader nella prossima era della mobilità”. È un modo onesto e originale di adattare il nome al contesto, radicare il suo valore in un terreno. Non giochi di parole, ma parole che sostengono.

Lodo la scelta di questo nome classico e dallo stile conservatore, e soprattutto che non sia stata scelta un’ennesima e comoda sigla, magari inclusiva delle due sigle originarie. In FCA alle sigle erano abituati e già a fine ottocento il nome FIAT era stata una scelta naturale. Peugeot si è accontentata di Peugeot S.A. diventata poi PSA per il suo gruppo. La sigla è la soluzione facile che mette tutti d’accordo, ma non valorizza. È naturale che un vero nome abbia più personalità e contenuto rispetto ad una sequenza di lettere iniziali di qualcos’altro. Partecipare a questa ricerca è stato per me un privilegio.