Tante proposte accattivanti con nomi originali: Vanity il Lady Phone con zirconi, Oscar con i tasti grandi, formidabile per miopi ed anziani, Raptor per l’outdoor e resistente agli sforzi estremi, Pixy il leggerissimo, Soap che richiama una saponetta …

Peccato però che il nome dell’azienda sia così poco comunicativo: NGM è una sigla che sta per New Generation Mobile. Da vari punti di vista è meglio la sigla di tre lettere piuttosto che il nome New Generation Mobile per esteso, così generico e banale, e con le sembianze più da pay off che da brand name. Insomma, tanta forza che finisce per essere frenata (fregata?) da un nome così poco ambizioso e confondibile con molti altri.

Ci ripetiamo: non sarà il nome a decretare il successo o l’insuccesso di un lancio. Tuttavia un nome forte, di valore, pregno di messaggi e di segnali, contribuisce a costruire un’immagine memorabile, e veicola con più efficacia il DNA di una proposta.