Tratto da Quattroruote di settimana scorsa: “Più difficile da scrivere che da pronunciare, la Renault Kadjar (Cagiàr, appunto) si può descrivere in due righe: una Captur ingrandita, che sfrutta la buona base della cugina Nissan Qashqai, con cui condivide il 60% delle componenti”… Le prime osservazioni sulla osticità del nome Kadjar sono addirittura interne al settore.
Kadjar, Captur, Qashqai, Kangoo, Cactus … ma perché nella pronuncia tutti questo nomi di auto cominciano per Ca? Porta fortuna? Forse è perché la maggior parte di queste auto rientra nel famigerato segmento C … Un po’ debole però come spiegazione.
Al netto delle evidenti allitterazioni “fonetiche” si legge su Wikipedia che “Renault claims the Kadjar name based on two words: Kad is inspired by quad to represent a go-anywhere four-wheeled vehicle and Jar recalls the French words agile and jaillir respectively representing agility and suddenly emerging from somewhere.” Suggestioni che hanno però poco valore perché sono poco riconoscibili da persone non francofone.
Insomma, sembra che il nome Kadjar non parta tanto bene: difficile da scrivere, da dire, da ricordare, da distinguere nel suo comparto perché troppo simile ad altri nomi di automobili e addirittura di cross over… Dalla sua parte ha il fatto che evoca un mondo esotico, arabo, orientale, in buona coerenza con la tipologia di vettura: richiama le nuance del kajal, le atmosefere di un harem, una musica ritmica e strumenti popolari come il cajun …
E poi si scopre – sempre sulla generosa Wikipedia – che c’è una tribù che vive in un’area tra Armenia, Iran e Azerbaijan che si chiama appunto Qajars (also spelled Kadjars, Kajars, Kadzhars, Cadzhars, Cadjars and so on) e che nel 1794, un capo clan Kajar ha fondato proprio la dinastia Qajar in Iran, che oggi conta più di 35.000 unità. Questa sì che potrebbe essere una bella storia da raccontare, più intrigante della somma di Qad/quad e Jar/jaillir: ha mistero, avventura, forza, fascino. Un po’ come la canzone che accompagna il clip di presentazione dell’auto: morbida e melodica, sembra appoggiarsi a strumenti orientali originando un sound country.
Apprezzo le parole di Cécile Mandonnet-Dupic responsible della strategia di naming in Renault “the name Kadjar also evokes the idea of escapade, travel and discovery. And it fits in with the other names in Renault’s crossover line-up: Captur, the latest, and Koleos.”
Il nome Kadjar è stato studiato da Labbrand un’agenzia di branding con sede a Shangai a cui Renault si è rivolta, trattandosi della prima Renault costruita in Cina. “We’re excited to work with Renault on the alphabetic name development of the new model. We are proud of our contribution on this global brand innovation inspired from our office in Shanghai.” said Vladimir Djurovic, Founder and CEO of Labbrand.
Non lo sapete, ma in dialetto catanese (sicily) caddaciari è una parola di uso comune, come cutturiari,”non mi caddaciari” significa non mi assillare sempre con la stessa questione!
Che forte! I dialetti sono una ricchezza infinita. Per fortuna pochi lo sanno.
Grazie dell’informazione. Linda
Molto interessante la derivazione di KADJAR dalla tribù omofona, ma non sarebbe stato più semplice associare tale nome al termine caciara (che è ‘sta caciara), per indicare confusione trasgressione di regole o, più in generale, semplicimente “libertà e indipendenza ” ? In ogni caso è un nome ben scelto…mi ricorda un certo “teorema mirabilis” in matematica, ma non cercatelo su wikipedia. Sarebbe inutile.
“caciara”, che ha una vicinanza fonetica con Kadjar non sarebbe nobilitante e positivo per il brand. In questo caso c’è un’origine e un messaggio, per cui puntano su quello.