Povero logo con tutto quello che ha dovuto passare negli anni, e ora quasi cade da 177 metri di altezza con tutto il suo peso di varie decine di tonnellate.
È successo lunedì 30 giugno 2025, la mattina presto a Milano Citylife: il logo Generali alto di suo già 15 metri, ha chinato il capo in cima al grattacielo “lo storto”, o più felicemente la torre Hadid (progettata dall’architetto Zaha Hadid). La pesante insegna è collassata e fortunatamente si è appoggiata sulla cima del grattacielo, uno dei primi costruiti interamente in calcestruzzo.
Sembra non ci siano rischi di crollo a terra, ma non sarà facile re installare l’insegna; le cause del cedimento non sono ancora chiare, il disastro è però scongiurato.
UN NOME CHE CAMBIA VOLTO
Negli anni ci sono state altre vicende importanti per questo logo e anche per il suo nome. L’impresa nasce nel 1833 con il nome di Assicurazioni Generali Austro-Italiche, e poco dopo riceve l’autorizzazione ad usare l’aquila bicipite della monarchia asburgica in virtù della sua localizzazione a Trieste, oltre che a Venezia. Il nome non è così particolare e coinvolgente anche se ai tempi aveva qualcosa di distintivo. Le altre compagnie assicurative si occupavano unicamente di traffici marittimi, mentre la nuova nata attraverso il nome dice che è “generale” e si occupa di tutto: incendi, vita, grandine, trasporto marittimo, terrestre e fluviale, anche se lo dice in modo un po’ pedante. Include un termine generico come “Assicurazioni”, un altro termine dal significato ampio come “Generali” per indicare l’approccio generalista e versatile, e poi un’indicazione geografica.
UN LEONE VAGABONDO
Seguendo Wikipedia il nome originario usato già nel 1831 era ancora più articolato e ridondante: Imperial Regia Privilegiata Compagnia di Assicurazioni Generali Austro-Italiche. Il nome si semplifica e l’indicazione geografica sparisce nel 1848 dopo i moti rivoluzionari e la costituzione della Repubblica di Venezia. Con l’unità d’Italia nel 1860 l’aquila asburgica cede il passo al leone di San Marco e la compagnia diventa la più grande del nuovo regno. Il povero leone fa qualche giro: prima si rivolge a sinistra, poi va a destra, poi ritorna a sinistra. Grazie alla stilizzazione degli anni 70 del ‘900 perde un po’ della sua connotazione veneziana, stagliandosi come un canuto e possente leone apolide e solitario, con un muso che sembra anche un po’ lamentoso. Gli rimangono le ali, che confermano le sue gloriose origini, tra rapaci e leoni veneziani.
L’insegna collassata il 30 giugno a CityLife riguarda solo la scritta Generali: il leone posto di lato in un’insegna separata impera sopra i 44 piani in cui normalmente lavorano 2000 persone. La costruzione dell’edificio è cominciata nel 2014 e l’inaugurazione al pubblico è avvenuta nel 2017, per cominciare ad essere utilizzato solo nel 2019. Il Gruppo Generali è oggi presente in 50 paesi con più di 400 società.
L’immagine principale è dell’autrice; le alre immagini sono prese da FanPage e Corriere della Sera.