Più persone mi hanno sollecitato a scrivere qualcosa di più sul nome della nuova e speciale biblioteca aperta da qualche giorno a Milano in via Osti. Il suo nome è Ostinata ed è naturalmente ispirato dalla via in cui ha sede, via Osti. Ad “osti” si aggiunge “nata”, per ribadire che è nata in via Osti, e per prendere al volo quella parola che nasce dalla combinazione di Osti e Nata e che ha un senso specifico: ostinata.

 

UN AGGETTIVO CHE SI FA NOTARE

E sì ostinata è una parola monumentale, adatta a chi “persiste con caparbia tenacia in un atteggiamento, in un proposito, nelle sue idee o opinioni, spesso nonostante l’evidenza contraria; Anche, tenace, costante, sia in senso positivo […] sia in senso limitativo, con significato analogo ad accanito, impenitente […] in modo inflessibile, irremovibile …”. I rimandi ad un carattere non proprio morbido sono numerosi. E se questo è il nome scelto per la biblioteca, si sarà voluto sottolineare una bella determinazione e volontà di venire al mondo. Già, perché questa biblioteca nasce per opera e volontà di un privato, Paolo Prota Giurleo, amante dei libri e della cultura. Professionista in tutt’altri ambiti, ha tenuto in caldo il suo sogno finché in pensione, ha potuto dedicarvisi interamente. Ostinato lui, ostinata lei, la biblioteca.

 

PAOLO PROTA GIURLEO OSTINATA

 

COME È NATO QUESTO NOME?

Immagino l’impegno che è stato messo nella sua ricerca; penso alle tante riunioni per far nascere la biblioteca. Conteggi, cifre, progetti degli ambienti e degli arredi, e tra queste una voce più romantica: che nome darle. Chissà come è venuta fuori la parola Ostinata. Chissà quando tra le varie possibilità, ha cominciato a lavorare l’indirizzo via Osti 6. E se già dall’inizio la parola Osti, o l’intero indirizzo fosse la soluzione privilegiata. Chissà se per giorni il nome è stato un’incognita, un fardello; oppure se da subito si è illuminato, e ha preso la forma di Ostinata. Accade che un locale o un esercizio commerciale prenda il nome dal numero civico o dalla via. A Milano le biblioteche pubbliche hanno spesso il nome dal quartiere in cui si trovano: Vigentina, Sicilia, Sempione.

 

LA MINUSCOLA VIA OSTI E LA BIBLIOTECA DI CONDOMINIO

Nel caso di Ostinata Il nome non si ferma alla via milanese dedicata al mestiere di oste, ma diventa il motore e si contamina creando una suggestione solida ed energica. Sembra che nella cortissima via Osti del ‘600 di osterie ce ne fossero ben 3. Via Osti si muove tra chiese imponenti, l’ospedale quattrocentesco Ca’ Granda oggi Università Statale, e tre grandi direttrici stradali come corso di Porta Romana, via Francesco Sforza, via Larga. La via è un gioiellino e conserva il sapore della Milano stratificata dai secoli, dal medioevo fino al tardo rinascimento, con in più il tocco odierno ed effimero dei locali di tendenza che contrastano con i palazzi d’epoca e le vie lastricate.

La biblioteca è privata ma accessibile a tutti gratuitamente. Questo il regalo di Prota Giurleo alla città, insieme ai 4000 volumi che ha messo da subito a disposizione nel bellissimo spazio studiato dagli architetti De Lucchi. Tecnicamente è una biblioteca di condominio, che ha aderito al Patto di lettura ed è stata accolta dal Sistema Bibliotecario di Milano.

 

UN VIZIO DI FAMIGLIA?

E cosa dire di Paolo Prota Giurleo? Umanista, benefattore, filantropo, mecenate; tutto questo per quanto riguarda la sua persona. Riguardo il suo nome e cognome abbiamo il latino Paolo “piccolo di statura” derivato da paucus “poco”. E Prota? Possiamo accostarlo a proto, il prefisso greco che indica il “primo, chi è prima di” e ha dato anche nome alla figura del capo degli operai delle fabbriche, mentre in una tipografia il proto è colui che assegna e supervisiona il lavoro di stampa.

E Giurleo? Nei testi sacri per lo studio dei cognomi e sul web non si trova quasi nulla. Quindi ci si affida alla sensazione: iurleo, e forse ius juris, e quindi il diritto, la giustizia. Tutto l’insieme dei 3 nominativi emana storia antica, radici, cultura.

Approdo infine ad una voce dell’Enciclopedia Treccani e scopro un personaggio: Ulisse Prota Giurleo nato a Napoli il 1886 e deceduto a Perugia il 1966. Si deduce che suo padre Prota, ex frate domenicano fosse calabrese, e la madre Giurleo napoletana. Ma la cosa più sorprendente è la sua attività di archivista e topo di biblioteca, che ci riporta dritti al mecenate Paolo (suo discendente?) appassionato di libri e di conoscenza.

“Da quel tempo e fino a tarda età Prota-Giurleo fu instancabile frequentatore delle biblioteche e degli archivi cittadini alla ricerca di testi, notizie, documenti di ogni sorta riguardanti la storia napoletana; i suoi interessi spaziarono dalla storia politica alla letteratura, dalla vita quotidiana al folclore alla storia dell’arte, ma si vennero concentrando soprattutto sul teatro e sulla cultura musicale dei secoli dal XV al XVIII secolo”.

AGGIORNAMENTO 20 FEBBRAIO 2023

È proprio un vizio di famiglia, perchè come mi scrivono dalla biblioteca Ostinata: “Ulisse Prota Giurleo è stato un importante studioso del teatro, della musica e della pittura napoletana del ‘600 ed è il fratello del nonno di Paolo Prota Giurleo che ha realizzato il progetto di Ostinata”.

Le immagini sono prese dal Corriere della Sera.