È più vecchio di me e resiste in secondo piano, nascosto da amari e vermouth più richiesti; ma ha una storia potente alle spalle, un nome e uno slogan indelebili.

 

UNA RICETTA SPECIALE

Cynar nasce in Veneto alla fine degli anni ’40 in seno ad una famiglia già affermata nell’ambito degli alcolici: il loro Vov fu usato per aiutare i feriti durante la Seconda Guerra Mondiale, e nel tempo entrò in azienda anche Bianco Sarti, l’aperitivo vigoroso.

Dal 1948 nei laboratori di Padova si provarono varie ricettazioni per quello che doveva essere un amaro salutare a base di carciofo ed altre erbe e ricco di vitamina B1, che per un po’ venne chiamato CaB1. Nel 1949 tutto è pronto per il lancio di Cynar, che può essere usato come amaro digestivo ma anche come aperitivo con soda, grazie ad una gradazione alcolica intorno ai 16 gradi. Nel giro di pochi anni diventa così popolare e democratico da risultare il secondo aperitivo dopo Campari in un sondaggio Doxa del 1955. Il suo gusto un po’ dolce e un po’ amaro piace, e il mix segreto di erbe tra cui genziana, cardamomo, china insieme all’infuso di foglie di carciofo convince tutti.

UNO SLOGAN INIMITABILE

Di grande aiuto furono le intuizioni geniali della famiglia di imprenditori Dalle Molle, e soprattutto di Angelo che ha voluto Cynar per offrire un alcolico che fosse l’alleato del benessere “Contro il logorio della vita moderna”. Questo fu l’inimitabile slogan partorito da Fidelio Fideli (un nome un programma!) per lo spot che dal 1966 fa sedere l’attore Ernesto Calindri ad un tavolino, beato e serafico mentre legge un giornale in mezzo al traffico cittadino rumoroso, pericoloso e inquinante. Persino il cognome Calindri involontariamente suggerisce qualcosa di liquoroso e alcolico: calice, drink … ma forse solo a me.

Cynar Calindri contro il logorio della vita moderna

 

NASCE LA COMUNICAZIONE INTEGRATA

Il visionario Angelo Dalle Molle intuisce il potenziale dell’appena nata rete televisiva e della pubblicità. Crea addirittura una casa di produzione di spot e caroselli l’Adriatica Film, e tra i primi imprenditori, costruisce una strategia di marketing e una rete commerciale unica. Camioncini brandizzati, agenti monomandatari, sponsorizzazioni sportive, gadget, merchandising, bottigliette mignon, caramelle e cioccolatini al Cynar.

Fu un grande innovatore, affascinato dalla tecnologia e dall’informatica e umanamente coinvolto nel rilancio del suo paese, sfasciato dopo la guerra. Ha contribuito alla creazione da parte di Olivetti di un complesso sistema informatico per la contabilità e la gestione delle fatture; ha realizzato le prime auto elettriche (negli anni ’70); ha pensato il car sharing; ha avviato centri studi di linguistica ed è arrivato a porre le basi per l’intelligenza artificiale. Ha dialogato con Albert Einstein e con personalità di spicco di quei tempi, tra cui Adriano Olivetti, Luigi Einaudi e molti altri. Nel 1947 ha trasformato un cargo americano in un bar volante che ha sorvolato l’Italia con 10 tappe offrendo da bere ad un popolo ancora devastato.

 

CON UN NAMING DESCRITTIVO MA ORIGINALE

Di tutte le sue grandi imprese Angelo Dalle Molle viene ricordato come il padre del Cynar: affascinato dalle virtù epatiche del carciofo, si è inchiodato all’idea di trarre una bevanda salutare dall’ortaggio. Quale nome darle? Dopo varie esitazioni su nomi come CinCinar, Cincinara, Cynar Bit, CinarCin, Carsciof e Carciol, la ha chiamata Cynar, orientandosi verso un nome particolare anche se molto vicino all’ingrediente distintivo. Il nome Cynar deriva infatti con onestà e un pizzico di fantasia dal nome latino del carciofo che è cinis/cinaris

La storia del carciofo comincia però prima dei romani, in Medio Oriente e in Egitto, già nel IV secolo A.C. L’ortaggio si diffonde in Grecia e da lì nell’impero romano dove probabilmente prende il nome di cynara perché veniva concimato con la cenere.

Tuttavia al momento del lancio di Cynar nessuno sapeva che cynara fosse il nome scientifico del carciofo, pertanto il nome sarà risultato oscuro, buffo e curioso alla maggior parte degli italiani. Dalle Molle ha deciso di depositare gli altri nomi in ballottaggio per impedirne l’uso ad eventuali concorrenti: il carciofo era comunque già utilizzato per preparati farmaceutici.

Il carciofo ha una nuova ondata di successo grazie agli arabi che lo portano con sé in tutta l’area mediterranea, dove adotta le varianti del nome arabo karshuf, kharshof, kursuf  “pianta che punge”, da cui l’italiano “carciofo”. Prima selvatico poi addomesticato, ora il carciofo risponde al nome latino cynara scolymus, con la seconda parte che indica il cardo/cardone tipico del gambo. Il mix con altre erbe in infusione è unico e da sempre segreto, anche oggi che Cynar appartiene al gruppo Campari (dal 1993).

Le immagini sono tratte dallo spot che si trova su YouTube