Cactus: pianta grassa, deserto, spine al posto delle foglie, climi aridi, sole torrido, resistenza estrema, difesa con le spine, wild west, carovane, cammelli … Queste sono le associazioni che il termine cactus (dal greco arcaico kaktos) porta alla mente. Se poi il termine è usato come nome di una automobile, allora “partono” associazioni più mirate, e il meccanismo mentale fa sposare quelle generiche della parola con quelle più consone all’oggetto nominato, filtrando e privilegiandone alcune.
Nel caso di Citroen C4 Cactus, una delle associazioni più forti è che si stia parlando di un’automobile che … consuma poco: come il cactus, resiste con poca scorta di liquidi (persino 5 o 6 anni senza approvigionarsi di acqua, sembra!). Non ci aspettiamo tanto da una berlina di oggi, però un nome così particolare e insolito su un’automobile ci porta facilmente a pensare ai fluidi, alla favolosa forza del cactus, e perché no a prestazioni in ambienti un po’ estremi, come il deserto, le rocce.
Invece sembra che quella del risparmio di carburante non sia – purtroppo – una prerogativa della nuova Citroen; del cactus riprende invece la capacità di proteggersi e di difendersi da attacchi esterni, e di tenere lontano i pericoli. Non lo fa con le spine ma con l’aria, ed infatti una delle speciali innovazioni del veicolo sono gli AirBump, ovvero paracolpi ad aria che resistono agli urti cittadini e non temono graffi e bottarelle da parcheggio. Si tratta di profili termoplastici colorati dotati di piccole camere d’aria messi a protezione delle fiancate e ai quattro angoli, che rendono la vettura originale, simpatica, e a metà strada fra una crossover compatta e una classica berlina.
Al di là della delusione per gli sperati risparmi di carburtante, aspettativa creata un po’ dal nome, accogliamo con piacere questa macchina che pesa meno delle sue consorelle e aumenta gli spazi grazie a varie innovazioni tecniche e che è dotata di un nome originale, simpatico, attraente, comunque coerente con un concept di auto robusta, particolare, allegra e che non disdegna un accento ludico.