Cherry Bank comunica un’immagine fresca e non convenzionale per il settore banca e finanza, a cominciare dal nome. Lo ammetto, sono sensibile alle ciliegie: da più di 10 anni io e il mio piccolo gruppo di amiche ci chiamiamo Ciliegie o Cherries, un po’ per caso un po’ per un film di quegli anni. Per cui scoprire grazie ad un tram che una banca si chiama Cherry Bank mi ha fatto proprio sorridere.
SI MANTIENE IL NOME CHERRY E GLI SI COLLEGA BANK
Cherry Bank è una banca giovane-giovane che ha dentro una storia più antica. Come banca nasce nel 2021 e deve il suo nome a Cherry106, una società di intermediazione finanziaria confluita al suo interno. Giovanni Bossi l’imprenditore a capo di tutto ha deciso di mantenere il cuore di questo nome. Così il sostantivo inglese Cherry ha trattenuto la sua funzione guida per l’immagine e il posizionamento di quella che è diventata una nuova banca italiana. Il fatto che sia italiana è dovutamente sottolineato nel sito e in comunicazione, perché il nome Cherry Bank interamente inglese porta in tutt’altra direzione. Essendo importante per Cherry Bank distinguersi dai grandi gruppi e dare un’immagine autentica e di human bank, fa bene ad insistere sull’italianità e le radici local venete.
LA CILIEGIA
Quello che a me comunica la ciliegia è simpatia, piacere, gioia. In più, si sa delle ciliegie che una tira l’altra. Nelle comunicazioni il brand non si appoggia su questa associazione, quanto sul concetto di cherry picking, scegliere meticolosamente, selezionare, trovare la soluzione più adeguata. Bontà loro – delle ciliegie e del brand – che promettono cura verso i clienti.
Della ciliegia ritorna il rosso e un’immagine stilizzata, anch’essa simpatica e brillante. Da quanto vedo in rete, anche il simbolo della ciliegia deriva dall’originaria Cherry106. Il picciolo dà l’idea del movimento e i tratti decrescenti grigi suggeriscono velocità e dinamismo, e anche un’idea di riscossa. La ciliegia così disegnata mi fa pensare anche ai fumetti e ai monociclo che sfrecciano dondolando.
HER, CHERRY E CHEERLEADER
È audace per Cherry Bank giocare con il suo brand name e tirarne fuori Her, per dare evidenza alle azioni di inclusività e pari opportunità. Ed anche definire la forza lavoro interna con il termine Cherries.
La scelta del nome Cherry Bank e prima ancora Cherry106 è originale, personalizzante, anti sistema. Frutta e verdura sono poco presenti nel naming della finanza; ricordo Kiwi, nome per un fondo. Ma tra i frutti diventati famosi fuori dal loro campo (!) c’è Apple. Beninteso il nome Cherry Bank non dimostra affinità con Apple: ha una struttura molto diversa per via del descrittivo Bank. In più il brand name Apple si è desemantizzato ed è raro essere consapevoli, quando lo si usa, che vuol dire semplicemente “mela”.
Cherry Bank mi fa pensare anche alle cheerleaders, ma forse questo è un rimando soggettivo che riguarda me e le mie care Cherries.
Le immagini sono prese dal sito o dal video promozionale su YouTube.



