BIOESSERì INSEGNA RISTORAZIONE BIOLOGICANon potevamo non segnalare il nome Bioesserì, che chiude (almeno per un po’) il cerchio dei post dedicati al naming del settore biologico.

Va bene che potrebbe fare rima con il nome capostipite Naturasì, se si capisse da che parte svolazza e l’accento; va bene che per un nome è difficile essere distintivo e gradevole se vuole integrare la parolina (magica!) bio ed il verbo essere; va bene che bisogna attirare l’attenzione … però il nome Bioesserì non si può proprio raccomandare. All’orecchio risulta un po’ forzato, artificiale, presuntuoso. Si tratta della nuova insegna milanese di ristorazione dedicata al biologico, e generata da Naturasì il retailer di prodotti biologici più diffuso in Italia.

Qualcuno ricorda il nome Essere usato da Mulino Bianco una quindicina di anni fa (era il 1995) per la linea di prodotti per la salute, a ridotto contenuto di grassi? Una linea dolce e salata (plumcakes, crakers, grissini, merendine …) caratterizzata dal colore verde della confezione e da un nome veramente originale. Essere: un verbo all’infinito, importante nel suo significato, in contatto con l’essenza, con la vita allo stato puro, con il principio di base. Peccato che la linea non abbia incarnato la vocazione del nome, ed ha avuto breve vita. Succede, soprattutto quando i prodotti sono innovativi, pionieri, e soffrono per marketing mix ed investimenti in comunicazione non adeguati. Ad ogni modo la scelta di naming di Essere è stata una scelta forte, audace, rilevante; lì sì che il nome ha avuto senso, mentre con Bioesserì si rimane un po’ delusi in quanto esperti di naming.