Imponente, suggestiva, spaziale. È l’istallazione voluta da Audi per il FuoriSalone della settimana milanese del Design 2019, e il suo nome è: e_Domesticity. La struttura è costituita da grandi anelli in acciaio uniti tra loro da elementi cilindrici a diametro variabile, e caratterizzata da diversi punti di accesso, scale, pedane, ponti. È larga 24 metri, profonda 22 e alta 7,5 e al suo interno è esposto il concept della prima supercar elettrica Audi PB18 e-Tron. L’istallazione rappresenta un nuovo concetto di ricarica energetica ed ha anche un living per ospitare per il tempo della ricarica chi deciderà di “usare” la struttura. Gli anelli di acciaio richiamano il logo dei 4 anelli del brand e giocano con le forme vuote/piene dell’arco della Pace e della piazza Sempione. La struttura è da leggere come un prototipo architettonico che suggerisce una nuova modalità di inter-relazione, inter-dialogo tra l’uomo e l’ambente, tra l’uomo e il suo tempo.

LA LETTERA “e”

Ma veniamo al nome che è piuttosto denso e complesso. Introdotto dalla lettera minuscola “e” ci trasporta in un linguaggio a cui ormai siamo abituati, e che evolve. Anni fa il segno “e” indicava qualcosa di elettronico a cominciare dalle e.mail electronic mail. Abbiamo ritrovato la “e” in tanti nomi di prodotto e ora attraversa una nuova giovinezza, perché sta passando ad indicare oggetti e contesti elettrici. La E.Bike ad esempio; Audi ha presentato in ottobre 2018 al Salone dell’automobile di Ginevra il suv PB18 e-tron. BMW che presidia l’ambito delle auto elettriche usa invece la lettera minuscola “i” per i suoi modelli elettrici.

DOMESTICITY

Io inizialmente lo ho letto “domestic sity”, città domestica, per poi realizzare che forse ha qualcosa in più. Altri lo leggono “domestisiti”. Sicuramente parte da un concetto di città / casa, di città come una casa, da vivere in modo naturale e familiare. Questo risulterebbe molto in linea con il tema del FuoriSalone proposto da Interni che è Human Spaces un invito a riportare al centro di tutto l’essere umano e la sua vita. Peraltro il fiore all’occhiello di Audi per la Design Week 2019 è l’Audi City Lab, un laboratorio di idee e innovazione che ha “city” nel suo nome.

e_Domesticity

Aggiungo che leggendo d’un fiato edomestisity, con l’accento sulla prima “I” di cíty, colgo anche la suggestione addomesticáti, addomesticare, come a voler dire che si vuole addomesticare la città, lo spazio. Addomesticare deriva dal latino domus “casa”. e_Domesticity diventa ai miei occhi un modo di vivere, un lifestyle moderno di città (ambiente urbano) vissuto in modo familiare, naturale, forse più armonioso e rispettoso dell’uomo, anche grazie all’uso dell’energia elettrica, e il concetto di ricarica con l’iperbole dell’istallazione ci riporta su questo punto.

Pur nella complessità il nome e_Domesticity ci parla di città più pulita e di ambiente preservato grazie all’energia elettrica, alle auto elettrificate, segmento su cui Audi sta investendo pesantemente tanto che nel 2025 avrà 12 proposte.

EINAUDI LUDOVICO

Il famoso pianista suonerà stasera, martedì 9 aprile 2019 all’Arco della Pace, invitato da Audi per celebrare l’apertura del FuoriSalone. Mi piace pensare che Einaudi sia stato scelto non solo per la sua bravura e per il suo noto impegno per l’ambiente in coerenza con la mission di Audi, ma anche per il suo cognome che include, sottolinea, dichiara la sua vicinanza al brand dei 4 anelli nella versione italiana: È-IN-AUDI e in quella tedesca: EIN AUDI, “un Audi”.