“Dal momento che questi dispositivi rendono la nostra vita un po’ più dolce, ogni versione di Android ha il nome di un dessert: Cupcake, Donut, Eclair, Froyo, Ice Cream Sandwic e Jelly Bean. Sappiamo che non è facile resistere alla tentazione del cioccolato, quindi abbiamo deciso di chiamare la prossima versione di Android con il nome di uno dei nostri snack preferiti: KitKat®!”
Ecco come sul sito Android viene spiegata questa scelta di naming, coerente con la strategia nominale utilizzata dal brand (tutti nomi di dolci, in ordine alfabetico) ma che introduce una variante: KitKat è un nome originale e depositato, ed infatti viene sempre citato con il simbolo ® a differenza dei nomi delle versioni precedenti che sono generici e individuano una categoria di dolcetto. Si tratta di un co-branding che può portare vantaggi ad entrambi i brand: a KitKat dona una veste attuale e ad Android dà distintività simpatia.
In quanto madrelingua italiana ho qualche perplessità sul nome Froyo … che risulta essere un gelato allo yogurt (FROzen YOgurt).
Diversa la strategia nominale di Apple che si muove su un territorio più selvaggio: Tiger, Leopard, Snow Leopard, Lion, Panther, Cheetah (ghepardo). I due esempi mostrano come le marche importanti scelgano nomi commerciali per sostituire i codici alfanumerici, che siano evocativi ed attraenti per gli utenti; in un settore ad alto tasso di innovazione e con proposte che si susseguono e rimpiazzano con frequenza è risultato fondamentale impostare una strategia nominale chiara, coerente, duratura e che possa facilitare l’individuazione del nome successivo.
