… Che il nome Lete fosse stato scelto per richiamare il fiume mitologico! Ho immaginato il coraggio e l’inventiva di un imprenditore che nel 1893 decise di usare un nome che si affaccia su un mondo ricco di associazioni ricercate e potenti. Lete è il fiume dell’oblio della cultura greca, il fiume citato nella Divina Commedia dantesca, in cui le anime purificate che si lavano e dimenticano le loro colpe prima di entrare nel Paradiso. Il mitico fiume Lete scorre nelle pagine di Goethe e di Baudelaire, ispira Martin Heidegger e il concetto di non nascondimento.

 

IL LETE DEL MITO E IL LETE D’ITALIA

Una favolosa combinazione toponomastica vuole invece che la fonte da cui nasce l’acqua Lete non abbia a che vedere con tali origini, ma più semplicemente con un fiume nostrano. Il fiume Lete esiste davvero, è nel casertano e gode di buona salute. Nasce sul massiccio del Matese dal lato campano a 1028 metri di altitudine, e la fonte dell’acqua Lete si trova a Letino (proprio così: Lete-Letino) in provincia di Caserta. C’è un Lete mitologico e onirico, e c’è un Lete italiano nei cui pressi sorge lo stabilimento per l’imbottigliamento dell’acqua Lete.

Può essere che antichi geografi abbiamo scelto il nome dell’italico Lete affluente del Volturno in onore al fiume mitologico. Di sicuro i signori dell’acqua di Pratella a fine ‘800 non potevano ignorare questa identità di nomi, pertanto la scelta di chiamare Lete l’acqua da loro imbottigliata è comunque coraggiosa.

 

UN BRAND DALL’IMMAGINE FORTE E SIMPATICA

Negli anni l’acqua Lete è diventata un brand riconoscibile, con un’immagine originale che ha accumulato tanta simpatia. Non si può dimenticare (a dispetto del fiume dell’oblio) la solitaria particella di sodio che gridava “Yu-uu, c’è nessuno?”. Si sono avvicendate proprio tante belle campagne di comunicazione che hanno dato forza e immagine alle caratteristiche di questa acqua ricca di calcio e povera di sodio.

Anche il nome Lete ha ispirato la comunicazione: nella famiglia Lete protagonista di alcuni spot del passato, mamma e papà si chiamano Letizia e Olimpo. Un claim di svariati anni fa era “Inizia per elle finisce per te”. Il nome Lete è un bisillabo piano, monovalico perché contiene solo la E. Per il suo andamento dolce, ma anche per la sua morfologia, suggerisce altre parole e immagini: lente, lentezza, liete, lietezza. I francesi potrebbero vederci anche un po’ di estate leggendolo L’eté.

Sul sito ci sono tutte le campagne dagli anni 90, ed è un piacere riconoscere gli stravaganti protagonisti, come le particelle di sali minerali, le cellule, le bottiglie verdi.

 

I CAMPIONI DEL CALCIO

In questi giorni acqua Lete accompagna la nazionale di calcio, continuando una consolidata tradizione di vicinanza a varie discipline sportive, in virtù anche delle sue speciali proprietà benefiche.

L’immagine è presa dal sito www.acqualete.it