Il numero 4 ha una storia felice in cucina, e nel caso del nome della nuova linea di salse e sughi Polli 4e4 orto, il numero è ripetuto ben due volte. Una leggera variazione che trasforma il numero “otto” in “orto” ed ecco un nome fresco, divertente, dinamico.
L’intento era quello di comunicare la rapidità, la sfiziosità, il concetto di “subito pronto”, e insieme la genuinità e la naturalità. La parola “orto”, anche se già ben sfruttata nel naming di prodotti vegetali, che siano freschi, conservati o surgelati, è efficace; con il gioco linguistico tutto il nome diventa orecchiabile, gustoso, smart.
La resa grafica accorcia un nome che nella pronuncia è molto lungo: quat-tre-quattr-or-to; alla fine i segni scritti sono 7 più uno spazio. La scelta di usare l’iniziale minuscola nella parola “orto” sortisce anche l’effetto di subordinare il nome della linea a quello dell’azienda, che mantiene un posto d’onore sul pack in adesione ad una architettura di marca chiara.
Il pack è allegro, verace, ricco di stimoli intonati alla tradizione italiana, alla naturalità e alla freschezza. Per i suoi contenuti la linea si inserisce in un filone molto attuale, con proposte vegane, ingredienti particolari come tofu e soia che vanno incontro ad esigenze di alimentazione sempre più concrete. Una recente ricerca di Eurisko segnala che il numero di persone che non consumano carne e pesce è in aumento, e il 3% della popolazione italiana è vegano.
Quando è nata la linea il pensiero dell’azienda era se dovesse avere un nome unico e ospitare i 7 prodotti (4 salse per bruschetta + 3 sughi) o se fosse il caso di spezzare la linea, utilizzando due nomi diversi. Per rispondere a logiche sia di distribuzione (presenza a scaffale, numero di referenze minime…) sia di comunicazione (compattezza, forza, concentrazione degli sforzi) l’azienda ha correttamente seguito la strada del nome unico, brioso, accattivante, coerente con una tradizone tutta italiana, e con una eredità di marca popolare.
Sottolineo la forma originale e i materiali della vaschetta: una cupoletta sferica trasparente, riciclabile al 100% che ha molto ispirato la creatività nella ricerca di naming che ho condotto, ma che non ha portato poi al nome scelto alla fine dal Polli.