Sarà un incontro molto ricco quello di mercoledì 28 giugno all’Umanitaria a Milano, e credo proprio di non sbagliarmi. Ci sarà il mitico Andrea Moro linguista, neuroscienziato e professore di linguistica generale presso la Scuola Universitaria Superiore di Pavia, a confronto con lo scrittore Marco Balzano. Si parlerà della relazione tra le parole e le strutture mentali che danno forma al linguaggio, e della possibilità fisiologica di una grammatica universale, ambito in cui il prof. Moro svolge da anni le sue ricerche.

Questa la presentazione dell’evento Il Linguaggio:

La potenza della parola è nota fino dagli albori della civiltà, tanto che Dio stesso, detentore unico del Verbo, ha punito l’arroganza dell’Umanità frammentandone l’unità nel caos di migliaia di lingue diverse, una ferale condanna a non comprendersi, causa dei peggiori conflitti tra gli uomini.
Ma cos’è il linguaggio, e come i suoi elementi costitutivi, le parole, nascono e si associano tra loro?
Ed è vero che le diverse lingue sono distanti e incompatibili?
Esiste, al contrario, una grammatica che genera il linguaggio secondo regole comuni a tutte le lingue, per quanto apparentemente distanti tra loro?
E ancora: cosa ha permesso all’uomo a sviluppare il linguaggio e, di conseguenza, il pensiero, rispetto a tutti gli altri animali?
Domande imprescindibili per comprendere la mente umana.

 

“Tra Mente e cervello” è il ciclo di incontri nato da un’idea di Flavio Villani: ogni volta un neuro scienziato si misura con uno scrittore. Il ciclo rientra nell’iniziativa “Estate nei chiostri” presso la Società Umanitaria, che non si limita a questi incontri di carattere scientifico ma tocca anche il teatro, la musica, la scrittura.

 

UMANITARIA MILANO

 

Il nome Umanitaria

Per non perdere l’allenamento al naming, scopriamo cosa c’è dietro il nome Umanitaria, ente morale nato nel 1893 grazie al lascito testamentario di Prospero Moisè Loria, mecenate mantovano. Con la scelta dell’aggettivo “umanitaria non intendeva una semplice assistenza sotto forma di beneficenza, ma un’assistenza operativa, che fosse in grado di mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione”.

Il termine umanitaria/umanitario gode da sempre di altissimo rispetto: fa riferimento a ciò che è umano e dà valore alla natura umana. In base al dizionario Treccani umanitario è chi ”orienta il suo pensiero e la sua azione a migliorare materialmente e moralmente la vita umana e la convivenza dell’uomo nella società […] promuovere il benessere dell’umanità, soprattutto di quella sofferente.

È naturale pensare che il termine “umanitario” prenda origine da “uomo” homo in latino; un po’ meno naturale (!) è invece scoprire che homo/hominem in origine significava “terrestre” in opposizione agli dei “celesti”, e che alla sua radice c’è appunto “terra” ovvero il latino humu(m).

 

L’immagine è presa dal sito de l’Umanitaria.