SALE NAMINGPrendiamo spunto dalla rubrica di Aldo Grasso pubblicata sul settimanale Io Donna del 7 aprile, per dare spazio ad una parola drammaticamente attuale e risonante: SALARIO.

“Tu proverai sì come sa di salo lo pane altrui” ammoniva padre Dante. Il salario, infatti, deriva dal sale: “salarius” era propriamente la razione di sale, poi “indennità per l’acquisto di sale e di altri generi alimentari concessa ai funzionari della magistratura e dell’esercito”, quindi, nel latino imperiale, “stipendio, retribuzione”. Una volta per la conservazione di cibi, il sale era considerato un bene primario, indispensabile, una sorta di moneta di scambio, basti pensare alle numerose vie del sale (la Salaria, per esempio) che solcano l’Italia. …”

Aggiungiamo che la parola sale ha un’origine indoeuropea, che si è tramandata in modo simile nelle principali lingue europee attraverso il latino sal/salis: salt in inglese, sel in francese, saltz in tedesco, sal in spagnolo e portoghese. E chiudiamo ispirati da due locuzioni che dovrebbero essere ben chiare a tutti, visti i tempi difficili: cum grano salis, ovvero “con un po’ discernimento” e “con il sale in zucca” ovvero con intelligenza e giudizio.