Quest’anno la Pasqua è bassa, cade cioè ai primi di aprile e quindi più vicino all’inizio dell’anno. Spostandosi ogni anno con flessibilità nel calendario cristiano, la Pasqua incarna al meglio il suo primo significato, che è quello di “passaggio”. La parola “Passaggio” ha però un senso ed un valore ben più grandi e si riferisce all’ uscita degli ebrei dall’Egitto grazie a Mosè. Il termine originario è l’aramaico pasha, che corrisponde all’ebraico pesach e da cui si è sviluppato il latino păscha(m) passando attraverso il greco páscha.
La Pasqua ebraica commemora la liberazione dalla schiavitù egiziana e l’inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa. Con il Cristianesimo, la Pasqua ha acquisito un nuovo significato, indicando il passaggio dalla morte alla vita per Gesù Cristo e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato e chiamati a risorgere.
La deformazione del termine pascha e l’avvicinamento all’attuale vocabolo Pasqua è avvenuto per accostamento paraetimologico a pascua “pascoli” che probabilmente ricuce i due ambiti di significato: il passaggio alla vita eterna ed i celesti pascoli del cielo.