Bibliografia

Per approfondire i diversi aspetti legati al brand naming, si consigliano le seguenti letture:

Brand Name Stories, B. Ferrari, L. Liguori,  2005 Lupetti Editori di Comunicazione

Ognuna delle 70 storie di nome mette in evidenza il valore del brand name, le sue motivazioni, origini e significati. Bellissime immagini di campagne pubblicitarie del tempo che fu, di prodotti e loghi colorano le storie e ricreano uno spaccato della nostra vita fatta di marche, prodotti-icona, mondi concreti e simbolici.

Il nome della marcaM. Botton, J.J. Cegarra, B. Ferrari,  1996 Guerini e Associati

Una guida per capire il naming e il significato del dare un nome ad un prodotto, con le varie implicazioni a livello di strategia della marca, sistema linguistico e disciplina giuridica. Un glossario illustra la terminologia tecnica e in chiusura c’è l’elenco delle classi giuridiche di prodotti e servizi, e note specifiche di Proprietà Industriale.

The name of the beast, N. Taylor, 2007 Cyan

Uno scrittore e direttore creativo illustra la sua esperienza e i suoi successi, tratteggiando con humor gli aspetti più e meno divertenti del naming.

Brand Naming, A. Cellotto, 2005 Cleup

Uno studio del nome di marca nel marketing e nei saperi che si incrociano quando si deve cercare un nome; e insieme una analisi comparata di metodi, strumenti e prospettive adottate dai principali istituti che creano nomi in Italia.

Branding, C.A. Pratesi, G. Mattia, 2006 Mc Graw Hill

Un manuale che focalizza il cambiamento del ruolo della marca nell’attuale economia fatta di attributi estetici, culturali ed etici.

Qual è Takete? Qual è Maluma?, F. Belli, F. Sagrillo, 2000 Franco Angeli

Un affondo nella psicolinguistica per verificare cosa effettivamente mettiamo in campo quando attribuiamo un senso a quello che conosciamo. Percezione, sensorialità, studio del funzionamento del cervello, e applicazione della psicolinguistica a vari aspetti della comunicazione.

Microstyle, C. Johnson, 2011 Norton & Company

Scrivere “piccoli” testi è un arte: una guida per rendere efficaci non solo nomi o base line, ma anche slogan, jingles, headlines. Ce ne parla un ricercatore americano.

Dimmi come ti chiami e ti dirò perché, M. Orsi, 2013 Editori Laterza

Non una semplice raccolta e spiegazione di nomi propri e cognomi, ma una divertente trasvolata su usi, mode, costumi, identità degli italiani, e su come le altre culture e lingue hanno influenzato le nostre scelte di nomi, sin dai tempi degli antichi romani.

Che nome sei, P. Calafato, 2006 Meltemi Editore

Le funzioni del nome nell’ampio palcoscenico della comunicazione: per mostrarsi, per celarsi, per identificare, per creare caricature, fino ad arrivare a cogliere il vero senso dell’anonimato.

Piacere, Felice Mastronzo, A. Cotella, A. Magnino, L. Faenza, I. Marabotto, 2005 Gruppo Editoriale Armenia

Quando la realtà supera la fantasia … una compilation di nomi e cognomi impensabili ma, sembra, esistenti, valutati e, quando possibile verificati.

Minisemantica, T. De Mauro, 1982 Editori Laterza

Il modo in cui i significati si organizzano nelle parole e frasi e in altri linguaggi: l’autore mette in luce la straordinaria plasticità  delle lingue naturali e dell’intelligenza umana.

I draghi locopei, E. Zamponi, 1986 Einaudi

Giochi linguistici inventati da una geniale professoressa per far sbocciare nei ragazzi delle scuole medie l’amore per la lingua e per le sue infinite possibilità espressive.

Calicanto, E. Zamponi, R. Piumini 1998 Laterza

Scrivere poesie è un modo per mettere alla prova la lingua giocando con il ritmo e con il suono, con il segreto e con l’immaginazione. Il fare poesia rivela i suoi ingranaggi e le sue visioni, in un crescendo di piacere e di divertimento.

Lingua madre, D. Falk, 2009 Bollati Boringhieri

Una antropologa americana studia la nascita del linguaggio e ne riconduce l’origine alle cure materne e all’evoluzione dei primati: la stazione eretta, le modifiche della posizione del bacino, la possibilità di portare il proprio piccolo in braccio, la necessità di deporlo per occuparsi della raccolta di frutti e semi … tutte queste conquiste hanno portato all’uso della lingua.

Marchi, G. De Liso, 2008 Lupetti Editori di Comunicazione

Un direttore creativo e docente di comunicazione illustra gli aspetti grafici di marchi, loghi, simboli, icone, inserendoli nel più ampio contesto della marca e delle necessità del marketing.

Misticanze, G.L. Beccaria, 2009 Garzanti

Il cibo è anche nomenclatura, varianti, ricchezza verbale. Contrassegna identità culturali, religiose, di classe; è prescrizione, divieto, comportamento. Intorno a questi temi Gian Luigi Beccaria, infaticabile esploratore della lingua e della letteratura mette in tavola gran messe di parole del cibo e intorno al cibo, attraverso un viaggio compiuto tra la selva dei nomi regionali e le mille varianti dialettali, Il tutto ricomposto in saporite e imprevedibili “Misticanze”.

I nomi del mondo, G.L. Beccaria, 1995 Einaudi

Il famoso storico della lingua ricostruisce le trame di parole estinte o quasi, facendo riaffiorare il sottofondo della nostra cultura. Dietro le parole si vedono le corrispondenze con un mondo soprannaturale, fatto di credenze e di saperi secolari sedimentati su queste parole “fossili”: i nomi del mondo.

La lingua colora il mondo, G. Deutscher, 2013 Bollati Boringhieri

Uno studio approfondito per verificare e capire come la lingua influenza il nostro modo di pensare e di percepire la realtà: attraverso esempi tratti da varie lingue l’autore dimostra che la lingua che ogni cultura parla può avere influenze marcate sulla percezione delle cose.

Nomi e cultura, E. De Felice, 1987 Marsilio Editori

Un libro che affronta il tema dei riflessi sulla cultura italiana dei nomi personali. Emergono aspetti sommersi della nostra cultura che ricostruiscono il quadro delle passioni politiche, sociali, religiose dell’Italia dall’800 alla fine del ‘900.

La manomissione delle parole, G. Carofiglio, 2010 Rizzoli

Il noto giallista svolge un’indagine letteraria, politica ed etica sull’uso delle parole, soprattutto quando queste producono trasformazioni che cambiano la realtà e ne manipolano i sensi. Bisogna pertanto sottoporre le parole ad una attenta manutenzione, che ne ripristini la forza originaria, aderente alla cosa.

Ecolalie, D. Heller-Roazen, 2005 Quodlibet

L’ecolalia è un disturbo che consiste nel ripetere involontariamente parole e frasi pronunciate da altri. La tesi è che ogni lingua è l’eco di un’altra e per dimostrarlo l’autore attraversa i territori della mitologia, psicoanalisi, teologia, letteratura, linguistica.

Cratilo, Platone, 1996 Laterza

Il rapporto tra un nome e la cosa designata è naturale o convenzionale? Un raffinato dialogo di Platone ci introduce nelle pieghe della significazione e dell’arbitrarietà della lingua.

Parlo dunque sono, A. Moro, 2012 Adelphi

Un professore di linguistica che dialoga con i pensatori occidentali che hanno creato la cultura, per capire le “proprietà specifiche” del linguaggio.

Bazzecole Andanti, Anacleto Bendazzi, 1996, Garzanti

Una preziosa raccolta di bizzarrie letterarie: anagrammi, bisticci di parole, etimologie gustose, scioglilingua … tra il sacro e il profano.

Grammatica della fantasia, G. Rodari, 1997 Einaudi

Un libro sull’energia liberatoria della parola e sul valore dell’immaginazione: “… una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni …”.

La magia delle parole: la riscoperta della metafora, A. Fonzi, E. Negro Sancipriano, 1975 Einaudi

La metafora vista in una dimensione socio-psico-linguistica; non solo un espediente linguistico, ma un modo di conoscere e un personale approccio con il mondo. La metafora viene vista anche come un antidoto all’inibizione delle istituzioni sociali attuali, soprattutto la scuola.

Il parlar figurato, B. Mortara Garavelli, 2010 Editori Laterza

Tantissime figure retoriche presentate e analizzate da una competentissima docente universitaria di grammatica. Esempi e testi dotti per capire i giochi che si possono fare usando il linguaggio in modo figurato.

Senza Parole, V. Giardino, M. Piazza 2008 Bompiani

Una immagine vale mille parole … il libro indaga le proprietà fondamentali del ragionamento per immagini. Il pensiero umano attiva sistemi di rappresentazione eterogenei: visivi, spaziali, linguistici, che operano insieme per gli scopi cognitivi.

I sei lati del mondo, G. Raimondo Cardona, 2006 Editori Laterza

Linguistica, psicologia, etnologia e semiologia si incrociano per capire come il linguaggio è in rapporto con il nostro modo di conoscere.

Petit histoires de marques, J.W. Augouard, 2001 Editions d’Organisation

Un dizionari di nomi di marca che illustra il significato, l’origine e la ricchezza dei più importanti brand names della nostra storia.

Trademark a name, S. Smith, 2012 per kindle

Un libro scritto da un legale che spiega come la protezione del trademark renda un nome un solido investimento per la marca: il libro entra in tutte le tematiche della proprietà industriale (registrazione, classificazione, cybersquatting …) ed esplora anche il tema dei nomi di dominio.

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Relativamente al pensiero divergente e alla creatività, si trovano ottimi spunti nei seguenti testi:

La creatività, istruzioni per l’uso, H. Jaoui, 1994 Franco Angeli

L’avvocato dell’angelo, H. Jaoui, I. Dell’Aquila, 2010 Franco Angeli

Tutti innovatori, H. Jaoui, 2003 Il Sole 24 Ore

La trama lucente, A.M. Testa, 2010 Rizzoli

Usiamo la testa, T.Buzan, 2003 Frassinelli

Mappe mentali, T.Buzan, B. Buzan, 2002 BBC Publisher

Creatività e pensiero laterale, E. De Bono, 1998 Rizzoli

Disegnare con la parte destra del cervello, B. Edwards, 1982 Longanesi & C.

L’immaginazione creativa, A. Osborn, Franco Angeli

Il cervello istruzioni per l’uso, J. Medina, 2008 Bollati Boringhieri

Fantasia, B. Munari, 1977 Laterza

Cosa rende felice il tuo cervello, D. DiSalvo, 2011 Bollati Boringhieri