VALENTINO ROSSI

VALENTINO ROSSI

Eroe e mito Leggo sul sito del Corriere della Sera: “dopo 25 anni di carriera, 9 titoli mondiali, 371 corse, 115 Gp vinti (89 in top class)” Valentino Rossi a 42 anni lascia il MotoGP. Scrive Emanuele Trevi sempre su Corriere della Sera lunedì15: “L’intelligenza così rapida e affilata, l’eleganza felina, il colpo di genio, la sfida del limite, la tentazione dell’impossibile, l’istinto supremo dell’equilibrio, se sono cose che più o meno appartengono a tutti i piloti, in Valentino si sono sommate e potenziate a vicenda in maniera talmente imprevedibile e complessa, che nemmeno in un milione di anni se...
BATTIATO E FRANCO

BATTIATO E FRANCO

Si è spento, ma è così presente sulla stampa come forse mai è successo. Titoli di canzoni, versi interi compaiono vicino al nome di Franco Battiato. Tanti sostantivi e qualificativi, anche contraddittori: poeta, saggio, pazzo, mistico, pop, colto, spirituale. In un articolo si legge una sua frase molto bella in cui dice che si sente un proletario dello spirito. E su questa linea sembra abbia letto, studiato e meditato tanto, avvicinandosi a molte tradizioni, pensieri, filosofie e religioni. Il suo cognome lo guida verso una direzione precisa: il cristianesimo. Battiato infatti deriva da "battezzato". Per quanto la forma fondamentale Battezzato...
L’AUTO È DEL FUTURO, MA IL NOME VIENE DAL PASSATO

L’AUTO È DEL FUTURO, MA IL NOME VIENE DAL PASSATO

La prima elettrica di lusso Con 4 motori, uno vicino ad ogni ruota 350 all’ora, 450 km di autonomia da 0 a 100 km in due secondi circa da 0 a 300 in 12,6 secondi 1926 CV Costo intorno a 2 milioni di euro, dipende dalla personalizzazione Verranno prodotti 150 di questi esemplari di razza, interamente a mano E tutto ciò avviene in Italia, nello stabilimento di Cambiano vicino a Torino In consegna nel 2020 Si tratta della incredibile ma assolutamente sostenibile Battista Pininfarina, presentata in questi giorni al Salone dell’Automobile di Ginevra. È la prima automobile a marchio Pininfarina per...
LA PASTA NEI CAPELLI: GOOD HAIR

LA PASTA NEI CAPELLI: GOOD HAIR

Ho scoperto da poco questa linea di pasta che è presente in rete per il suo packaging originale e che ha dato grande visibilità al suo autore, l’artista e designer russo Nikita Konkin. Quando l’ho vista per la prima volta ne ho apprezzato la bellezza, la pulizia, l’idea, ma subito ho cercato il nome, ed ho pensato “troppo facile chiamarla Pasta, senza un nome proprio stampato sul pack”. L’unica cosa che sono riuscita a scovare era il nome Good Hair Pasta, ma non era usato sul front pack e presumibilmente neanche sul retro. Poi ho capito: la pasta non è...
IL FILM 50 PRIMAVERE E LA MISURA DELLA PAROLA

IL FILM 50 PRIMAVERE E LA MISURA DELLA PAROLA

Ho visto un film il cui titolo è stato tradotto in Italiano con 50 primavere, ma che nella versione originale francese è "Aurore" il nome di battesimo della protagonista, la bravissima Agnes Jaoui. Il film è proprio gradevole, e il titolo italiano è inequivocabile nel dichiarare il tema: una donna di 50 anni alle prese con gli eventi e i cambiamenti legati ai fatidici 50. Anche il titolo originale è esplicativo, ma lo si capisce meglio alla fine del film. Oppure sono solo io a dare questa lettura: Aurore, Aurora, come a sottolineare il momento fresco e colorato di qualcosa che...
L’Arminuta Campiello 2017, con la protagonista senza nome

L’Arminuta Campiello 2017, con la protagonista senza nome

Ho appena sentito in radio l’intervista alla vincitrice del premio Campiello, Donatella di Pietrantonio con l’Arminuta, e quello che mi ha colpito delle sue poche parole è stata la dichiarazione del perché la protagonista del romanzo non ha nome. Perché non ha una identità; questa è un’affermazione dura, solenne. La vicenda narrata nel romanzo scompagina la vita della tredicenne protagonista, al punto da far perdere coordinate e senso, in particolare il senso di essere, di appartenere. E il centro su cui si fonda la persona stessa si sgretola. Non essere identificata da un nome, una scelta narrativa forte, rappresenta questo senso...
KIKO

KIKO

Un’altra storia di nome per chiudere per un po’ il capitolo delle K. Si tratta di Kiko, un brand di cosmetica tutta italiana nato nel 1997 con un grande sogno imprenditoriale, che oggi dà realtà a centinaia di negozi di proprietà in tutto il mondo, ad una Academy per la formazione del personale, e ad una buona filosofia della cosmetica. Il nome Kiko è nato in modo semplice, dice il fondatore Stefano Percassi, “doveva essere breve e rimanere in testa”. Salta fuori Kiko, nome di una ragazza conosciuta in una discoteca di New York. Al nome proprio Kiko viene aggiunto...
Anche Danone è un nome naturale

Anche Danone è un nome naturale

Con un legame semantico meno ricco rispetto al cognome Nestlé, anche il nome di marca Danone ha a che fare con un nome proprio. E’ quello di Daniel figlio di Isaac Carasso, ed anche in questo caso l’ambito è quello lattiero caseario, più precisamente lo yogurt. E’ l’inizio del diciannovesimo secolo ed Isaac Carasso decide di produrre uno yogurt che aiuti a combattere le infezioni intestinali dei bambini, introducendo i ceppi di fermenti lattici da poco studiati dall’istituto Pasteur. Anche se lo yogurt viene venduto in farmacia e con indicazioni mediche, per il nome Isaac pensa ad una soluzione poco...
ALFA ROMEO GIULIA

ALFA ROMEO GIULIA

La nuova berlina si chiama Giulia e ha il delicato compito di riposizionare Alfa come marchio sportivo di lusso. Un compito ambizioso per un'automobile con un nome femminile. E sì perché Giulia è un nome italiano, di donna, che deriva dal latino iulius che lo riprende dal greco. Tra le varie ipotesi sull'origine sposo quella che lo riporta a Iovis nel significato di "sacro a Giove". Il nome Giulia vanta un passato molto concreto in Alfa Romeo e da sempre nel nostro orecchio e nei nostri circuiti cerebrali va a braccetto con Alfa Romeo. Peraltro il gioco di nomi è una costante per...
NAME LETTER BRANDING

NAME LETTER BRANDING

Miguel Brendl professor of Marketing at the Kellogg School of Management is intrigued by the fact that “your liking for the letters of your name, which is really driven by your liking for yourself, might spill over to objects and influence your choices. Put simply, if a brand name shares our initials, we tend to like it more. “ His research elucidates how and under what conditions this curious phenomenon, which Brendl calls “name-letter branding,” can be expected to appear, influencing consumers’ consumption choices. In particular, name-letter branding influences choices through two stages based on processes known as implicit egotism...
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