
Il nuovo anno di questo blog si apre con una notizia di cambiamento. Un nome a cui siamo abituati da tempo viene sostituito da un nuovo nome che orienta in modo ottimistico verso un futuro positivo. Il nome che cambia è Eni Gas e Luce, e il suo sostituto annunciato a fine 2021 è Plenitude. Per semplicità metto a confronto i due nomi “soggetto”, Eni e Plenitude, anche se non è il nome/sigla Eni che cambia, ma solo la sua derivazione Eni Gas e Luce, in sostanza chi si occupa del retail, ovvero delle utenze di gas ed elettricità. Nella pratica nasce una nuova società che tiene insieme tre aree di sviluppo di Eni: le energie rinnovabili, il retail e la mobilità elettrica. E il suo nome è Plenitude.
Sottolineo alcuni aspetti di questa scelta di naming e di logo, perché anche il logo è centrale in questa operazione.
UNA SIGLA ORMAI DATATA
Se Eni è una sigla e significa Ente Nazionale Idrocarburi, Plenitude è un sostantivo con un significato concreto. Benché non descrittivo del core business della società, questo nome è fortemente suggestivo e portatore di un messaggio. Si riferisce alla pienezza, alla ricchezza, alla completezza, e come dichiarato dei responsabili Eni, ad una visione globale. Plenitude è un termine che appartiene al vocabolario inglese e francese, che si comprende facilmente grazie alla comune origine dall’aggettivo latino plenus/plena/plenum.
UN LOGO PIÙ FRESCO E ATTUALE
Non sfugge anche grazie al nuovo logo, che il nome Plenitude contiene Eni nelle sue prime due sillabe Pl-eni-tude. Il rimando ad Eni avviene in modo più regolare rispetto a quanto voleva fare il nome del car sharing Enjoy. In questo brand name infatti la sottolineatura di Eni avveniva nella grafica e nel visivo con il taglio della lettera J per ricavarne la I finale di Eni, cosa che si disperdeva naturalmente nella verbalizzazione e nell’uso.
VERSO UN MONDO MIGLIORE
La nuova società Plenitude vuole chiaramente allontanarsi dagli idrocarburi un po’ come il diavolo dall’acqua santa. Plenitude infatti si fa stella e guida verso la decarbonizzazione, attivando la transizione o rivoluzione energetica verso la sostenibilità, come si legge in alcune dichiarazioni ufficiali.
Il logo di Plenitude sottolinea la missione green e la sostenibilità: la fiammata rossa degli inizi diventa un sole, i colori nero e giallo lasciano il posto al verde che trascolora nel giallo e lo accoglie nel suo centro. Il cane drago mantiene tutte le sue zampe, ma il suo viso perde un po’ di punte e di denti, mostrandosi più amichevole e forse anche più leonino.
UNA CREATURA SURREALE
Questo animale fantastico, grazie ad Agip ed Eni ci accompagna da quasi 70 anni! È stato scelto come vincitore ad un concorso nel 1952, e dal ‘53 rappresenta la potenza di Eni. Nelle intenzioni originarie le 6 zampe sommavano le 4 ruote e le due gambe. “Il cane a sei zampe fedele amico dell’uomo a quattro ruote” era lo slogan di Agip inventato da Ettore Scola nel secolo scorso. Su Wikipedia la storia di questo mitologico animale viene descritta in tutti i dettagli.

Anche oggi l’animale troneggia, ma con un’altra luce ed energia, e traghetta Eni verso un futuro più green. Benvenuto il nome Plenitude che incarna un concetto potente e pone una promessa. Usato come nome da brand di altri settori, condivide un destino comune ad una gran parte di nomi che fanno bis e tris soprattutto quando i messaggi che esprimono sono forti e ingaggianti.
Le immagini sono prese dai siti del brand e del gruppo Eni
