Dice Donatella Versace che la nuova fragranza maschile è dedicata ad “… un eroe, qualcuno che difende le proprie idee e opinioni”. In realtà Eros è in modo molto esplicito il dio dell’amore, ma anche molto di più perché in greco eros rappresenta l’amore carnale, il desiderio. Altro che eroe quindi! In questo nome c’è più erotismo che eroismo. Eros è inoltre usato come nome proprio maschile, e per la gran vicinanza fonetica con la parola eroe, si tira dietro anche il femminile eroina. Insomma, il nuovo profumo per uomo di Versace ha un nome, oltre che un’immagine, indubbiamente provocatori. E’ facile nel mondo dei profumi trovare nomi audaci, trasgressivi, iperbolici; ricordiamo solo Opium Yves Saint Laurent, Poison Christian Dior, Ange ou Demon Givenchy.

L’immagine per un profumo conta più del prodotto in sé (fatto di una speciale combinazione di essenze e aromi): attira, fidelizza e fa la differenza … E quando si parla di immagine, il nome è il primo mattone per costruirla e per renderla efficace.

Nel caso così particolare di un profumo, il nome di ogni singola proposta deve combinarsi con il nome della casa-griffe, e portare avanti il suo posizionamento senza risultare stonato o banale. Un doppio gioco di immagine che si rivela quindi molto complesso e delicato.