Sono circa 30 anni che mi occupo di brand naming e di tutto quello che riguarda la strategia e la creazione di nomi per prodotti, società, start up, servizi, siti.

La mia storia nel naming è cominciata all’inizio degli anni ’90 con la tesi di laurea in filosofia che mi ha portato a scoprire e approfondire le valenze semiotiche del naming, e gli aspetti di quell’atto preciso e fondante che è la scelta del nome.
Ho seguito il richiamo e sono entrata in Nomen, un gruppo internazionale dedicato al naming. In quegli anni ho sviluppato tantissimi progetti e ho portato avanti la riflessione e la pratica di questa disciplina che si trova alla convergenza di vari saperi: linguistica, ricerca e metodologia creativa, branding, marketing, psicologia, scienze sociali, diritto dei marchi, SEO, social e digital.
Con il nuovo millennio sono diventata libera professionista e oggi come consulente aiuto aziende di ogni settore e dimensione a risolvere le questioni legate al naming e al verbal branding. Sviluppo e diffondo i temi del brand naming attraverso il blog collegato a questo sito, incontri, conferenze e training.
Mi occupo inoltre di creatività e innovazione e guido processi di ricerca di idee, soluzioni e strategie per il branding e la comunicazione attraverso workshop esperienziali e training all’uso delle tecniche creative.

Il nome è il fondamento di tutto; di una marca, di un prodotto, di un eCommerce, come lo è per l’identità di una persona. È difficile immaginarsi con un nome diverso da quello che abbiamo da quando siamo nati.
Il mio nome è Linda ed è la semplificazione di nomi germanici antichi come Ermelinda, Teodolinda, Zelinda. Alla base di questi nomi propri femminili c’è il termine tedesco linden l’albero di tiglio, considerato il simbolo della comunità. Anche nel latino si ritrova la parola lindo derivato di legitĭmus cioè legittimo, conforme alle regole, al giusto. L’aggettivo lindo passa nell’italiano con i significati di nitido, chiaro, pulito, candido. La lingua spagnola usa la parola linda per esprimere la bellezza di una persona o di una cosa.
Nel mio passato c’è mia nonna Alberinda che purtroppo non ho conosciuto, ma da cui ho eredito il nome e l’ispirazione della mia vita. Niente male avere Linda come nome; se poi si pensa con gli antichi romani che nomen est omen “il nome è presagio” allora …
TESTI PUBBLICATI
I nomi dei prodotti e delle aziende ed anche i payoff di marca, sono segni; danno un senso e aiutano ad orientarci. I mercati sono sovrabbondanti, sono oceani che straripano di merci, marche, messaggi. I nomi punteggiano i mercati come fanno le boe con il mare. Indicano un punto e difficilmente si spostano; offrono ancoraggio, contatto, sicurezza, radice.
Buone letture.
Nel 2020, prima e durante il lockdown ho scritto per Zanichelli NOMI & NAMING, un manuale di naming che fornisce indicazioni pratiche per trovare in nome più adatto per la propria impresa, prodotto, sito, linea, evento, e tutto quello che si vuol far nascere. Il nome, queste poche lettere e sillabe, è il biglietto da visita per renderci unici, riconoscibili, e per richiamare l’attenzione.
Nel libro spiego come impostare una strategia di ricerca del nome che sia efficace, e come funziona il processo creativo. Creare e scegliere il nome è un’operazione difficile e lunga, ma ci sono buone pratiche per destreggiarsi tra briefing, name storming, mappe mentali, metafore, lingue straniere, sigle e giochi di parole. E così alla fine della ricerca potremo dire “È stato difficile ma questo è il nome che ci rappresenta e comunica a chi ci ha scelto che è arrivato nel posto giusto”.

49 Nomi + 1 è un eBook gratuito che parla di nomi che conosciamo bene perché sono i nomi dei prodotti e delle marche che popolano il nostro quotidiano. Alcuni hanno più di 50 anni, altri sono nati in tempi più recenti. Ogni nome è un racconto, apre gli occhi su un mondo di cui svela pieghe nascoste, ambizioni, valori, storie. Le molte analisi mostrano tutto quello che c’è dietro, dentro e intorno al nome di un brand, e quanta armonia ed efficacia ci sia nel messaggio che ogni nome incarna.
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Come potrebbe suggerire il titolo, Altri 49 Nomi + 2 è il secondo volume di una collana di eBook sui nomi di marca, e illustra altre categorie e casi che ho approfondito per generare riflessioni e trarre qualche conclusione utile sul naming e sui nomi diventati famosi per merito o per caso. I mondi attraversati sono quelli del digitale e dei servizi, dell’editoria e dell’entertainment, dell’automotive e delle aziende che cambiano nome e si fanno notare. Non può mancare un po’ di dolcezza con storici brand di leccornie, gioia delle nostre papille.
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Nel 2005 ho pubblicato insieme a una collega il libro BRAND NAME STORIES per Lupetti Editori di Comunicazione. Il libro presenta attraverso il loro nome le marche internazionali più famose, ed anche alcune prestigiose marche italiane. Grandi storie che parlano di grandi nomi: la loro origine, i significati e i valori che i nomi volevano radicare e tuttora esprimono, e le motivazioni che hanno portato a scegliere proprio quel nome. Spesso alle spalle di un nome di marca molto affermato c’è un pensiero forte, un aneddoto curioso, un evento, oltre ad imprenditori visionari e coraggiosi come nel caso di Apple, Samsonite, Mercedes, Kodak. Ed anche in un cognome a volte si cela un destino: Mars, Kraft, Benetton, Alessi, Armani lo dimostrano con precisione.

COLLABORAZIONI
Nel testo COPYWRITING TRA ARTE E TECNICA curato da Anna Zuccaro per Flaccovio Editore 2020, ho scritto il capitolo sul brand naming che illustra alcuni aspetti teorici del naming ed esplora le attitudini e le competenze che servono per creare nomi memorabili. Attraverso nomi di brand famosi e casi pratici offro orientamenti e chiavi per muoversi al meglio tra le infinite possibilità della lingua e dell’alfabeto. Il naming è una iper-specializzazione della scrittura e si inserisce a pieno titolo in questo viaggio corale nel variegato mondo del copywriting. Il testo raccoglie i contributi di molti esperti di scrittura in vari ambiti: giornalistica, per l’arte, per i social, per la pubblicità.

Per il testo RETRO MARKETING Il marketing strategico tra nostalgia e innovazione, di Daniela Bavuso e Natale Cardone mi sono occupata del Naming nostalgico. “La nostalgia governa le scelte di consumo e il rapporto del consumatore con il mercato, il quale, in base a emozioni e sentimenti nostalgici, modifica continuamente il suo universo di valori simbolici, funzionali e sociali e i suoi schemi di risposta nei confronti delle azioni delle aziende”. Questa la lettura proposta dagli autori; con esempi di nomi che si sono intrecciati, si percorre una parabola che mostra come è cambiato il panorama delle scelte di naming negli ultimi decenni.

ùALCUNE ISPIRAZIONI

Dal 2014 sono il partner italiano di GNN, un network di società e professionisti di naming in Europa, Stati Uniti e Asia. I partner hanno esperienze decennali nei loro paesi di origine e questo è fonte di scambi, confronti arricchimenti e collaborazioni: un circolo virtuoso per il successo di progetti strategici e globali che coinvolgono culture e paesi diversi.

Applico al naming gli strumenti della creatività sviluppati da Hubert Jaoui, una personalità eccezionale ed esuberante che ha dato impulso al pensiero creativo, alla comunicazione e alla ricerca di innovazione in aziende, per 40 anni. I suoi Festival della Creatività sono stati eventi magici, straripanti di spunti e di personaggi unici. Ho avuto la fortuna di accompagnarlo nelle sue ricerche per anni: con la società Gimca da lui fondata ho guidato workshop di ricerca creativa e innovazione in aziende utilizzando tecniche di animazione e strumenti specifici: il metodo PAPSA, le mappe mentali, la logica associativa e analogica, il “vero” brain storming. Un baule delle meraviglie per chi si occupa di creatività e lavora con le persone e con le idee.
