Nomeopatia e nomeopata … una nuova disciplina medica? No, solo un modo più originale e “naturale” per dire un mestiere molto antico: dare nomi alle cose, con passione e trasporto. Pathos infatti si riconduce all’intensità del sentimento e della passione, che solo nel linguaggio medicale indica l’affezione come “sofferenza contro la propria volontà”. Essere nomeopata vuol dire amare i nomi e il loro potere espressivo; amare la comunicazione e il linguaggio; emozionarsi quando una parola diventa un nome (mela – Apple), ovvero si lega in maniera indissolubile ad un nuovo prodotto o una azienda. A volte le parole e le lettere generano nomi (es Yaris, Pomì … ), ampliando le già infinite potenzialità del linguaggio con combinazioni inedite, attraenti. Si crea una nuova forza, un binomio nome-unicità di prodotto, destinato a durare nel tempo se entrambi i suoi termini sono stati studiati nel modo giusto.