La parola vacanza deriva dalla voce latina dotta vacare che all’origine aveva il significato di “essere vuoto”, poi diventantato “essere libero”. Dal participio passato vacante(m) è derivato il sostantivo neutro plurale vacantia, donde il francese vacance, che nel XVII secolo ha assunto il significato di “periodo di riposo”, trasmesso in seguito anche alla lingua italiana.

La parola ferie mostra invece una storia più controversa: ha la stessa origine dell’aggettivo feriale, ma un significato praticamente opposto. Ferie infatti indica le vacanze e il riposo lavorativo, mentre feriale è ciò che non è festivo e nel linguaggio comune si sovrappone al concetto di giorno lavorativo. Alla base di questa curiosa contraddizione si trova il tardo latino feria(m) che nella liturgia cristina distingueva la domenica – il giorno del Signore – dalle feriae, (feria secunda il lunedì, feria tertia il martedì ecc.), cioè i giorni della settimana in cui si festeggiava un santo. Il significato originario di feria è quindi sempre quello di “festa”, ma l’uso ha attribuito valori differenti ai termini ferie e feriale.

Anche l’inglese holyday riproduce lo stesso percorso visto per il latino/italiano: holy day indica infatti il giorno del santo, e dal XIV secolo ha guadagnato anche il significato di “giorno in cui non si lavora” per onorare il santo.

Insomma, a tutti il nostro augurio di essere molto vuoti (vacanti), liberi, e riposati, e sempre in festa, soprattutto nei giorni feriali.