E’ molto interessante il nome della nuova proposta Geox: si tratta delle scarpe Amphibiox che, come dichiara il nome in modo molto semplice e diretto ma fortemente connotativo, sono “anfibie”,  ovvero vivono bene sia in acqua che sulla terra. Il nome Amphibiox, forse un po’ complesso per noi italiani nella scrittura e nella pronuncia, è una alterazione del termine inglese amphibious. L’alterazione va nella direzione della tecnologia, area affine alla marca Geox, ed è affermata in modo forte e inequivocabile da quella lettera X finale che oltre a suggerire contenuti scientifici e tecnici riporta alla paternità di Geox, anch’esso nome paratecnologico che termina in X.

L’affinità è corretta e forte ed ha effetto su entrambi i nomi di marca: la X diventa un territorio “Geox”, e viene ben evidenziata nel logo della nuova marca Amphibiox. Nella presentazione della proposta Amphibiox viene mantenuta la promessa tecnologica: la nuova generazione di scarpe impermeabili è stata testata nei luoghi più piovosi del pianeta e sottoposta a varie prove tecniche in laboratorio. Massina coerenza, dunque, e nome ben espressivo del posizionamento e dell’immagine della marca.

Geox ci aveva stupito anni fa per i materiali e le membrane traspiranti che consentono lo scambio termico con l’ambiente, Amphibiox ci sorprende ora perché respinge l’acqua all’esterno della calzatura, e può quindi essere usata anche in ambienti acquosi e molto piovosi. L’etimo della parola anfibio è molto stimolante: combinando i due termini greci amphi, che vuol dire “da una parte e dall’altra” e bios che vuol dire “vita”, fa pensare ad un organismo che ha una vita duplice, che resiste in ambienti molto diversi, che sfida la natura e le sue leggi: un’ottima garanzia per queste scarpe di nuova generazione.