TikTok rischia la ghigliottina negli USA e il 19 gennaio si scoprirà se e di che morte morirà. Intanto gli utenti incalliti stanno migrando su altre piattaforme e in particolare su un’altra app cinese, come lo è TikTok. Si “chiama” Xiaohongshu ed è attiva in Cina dal 2013; negli ultimi anni è diventata un e-commerce e sta spopolando tra gli utenti cinesi arrivando a raddoppiare i profitti nel 2024 fino a raggiungere 1 miliardo di dollari di fatturato.
I PROBLEMI DEI RIFUGIATI DI TIKTOK
La app non ha ancora un nome ufficiale occidentale, e questo è solo il primo dei problemi per i nuovi utenti americani che si devono destreggiare con ideogrammi cinesi, traduttori, una lingua e una cultura lontana e una non scontata accoglienza da parte degli utenti autoctoni verso l’invasione di quelli che si definiscono “i rifugiati di TikTok”. Ma la traduzione in inglese arriverà presto.
Per le funzionalità della app e le tecnicità che la fanno assomigliare più ad Instagram benché oltre alle immagini si possano caricare brevi video e testi, rimando a questo articolo di Wired. Mi concentro naturalmente sul nome.
GLI IDEOGRAMMI CHE COMPONGONO IL NOME CINESE DI XIAOHONGSHU
In caratteri cinesi il nome della app è questo 小红书 che nella traslitterazione fonetica diventa Xiaohongshu. La traduzione degli ideogrammi che ho trovato in rete è questa:
小 – Piccolo
红 – Rosso / popolare
书 – Libro
Ecco perché viene tradotto con RedNote ma anche con Red Little Book, o Libretto Rosso.
IL LIBRETTO DI MAO NON C’ENTRA
Avvicinare il nome al Libretto Rosso o Libretto delle Guardie Rosse di Mao è molto facile; in realtà Wikipedia ricorda che la dicitura Libretto Rosso non è mai stata accolta in Cina, dove il titolo del libro è l’equivalente di “Citazioni del Presidente Mao Tse Tung”, e dove peraltro non c’è nessun valore a ricordare nel nome di una app nata per lo shopping e le recensioni, il Libretto di Mao Zedong. Quindi ogni memoria suscitata da questo nome verso la propaganda maoista e il libro di aforismi e citazioni nato nel 1963 per i soldati e rivolto nel 1965 alle masse, è casuale e tendenziosa benché naturale.
Da un’intervista fatta alle fondatrici cinesi della app sembra che il nome sia nato per dare spazio alla condivisione di esperienze “Xiaohongshu si concentra sullo shopping transfrontaliero, fungendo da mezzo per gli utenti per esplorare l’esterno e scoprire cose belle. ‘Libro’ (Shu) per noi rappresenta un mezzo che connette un mondo conosciuto a un mondo sconosciuto … ‘rosso’ (Hong) perché il rosso è facile da ricordare”. Inoltre il rosso è un colore augurale per la cultura cinese. Simboleggia fortuna e prosperità ed è molto usato in festival, matrimoni e cerimonie come il capodanno cinese che cade a febbraio e che già oggi colora di rosso le vie dei quartieri cinesi delle città occidentali.
ROSSO IN QUANTO PROPIZIO E DI TENDENZA
Un altro significato collegato all’ideogramma 红 / Hong è “popolare, di tendenza, di moda”, e sapendo che la app viene utilizzata principalmente dalle donne (80% degli utenti, fino all’invasione americana) per le recensioni di tendenze, località turistiche, ristoranti e temi lifestyle non è peregrino pensare che il senso originario del nome sia quello di “piccolo libro di cose popolari, o piccolo libro popolare/famoso”.
Chi per ripicca sta passando a Xiaohongshu non avrà vita facile, e probabilmente non avrà neanche una vita lunga su questa app, considerato che è cinese e tuttora privata, e quindi suscettibile di avere lo stesso trattamento che sta ricevendo TikTok da parte del governo USA.
La cosa più curiosa di tutta l’operazione che sta lanciando sui nostri schermi questa app caratterizzata dal colore rosso e a cui viene attribuito il nome RedNote, è che tante informazioni sul suo nome le ho trovate su forum Reddit.
Le immagini sono tratte da Google Play Store e da Wikipedia