Ma quanti sono!
Si tratta di profumi definiti “tarocco”, che imitano la confezione e il nome dei costosi profumi delle case cosmetiche affermate. Naturalmente anche il profumo che si trova dentro è imitato; l’unica cosa non imitata è il prezzo, che è sensibilmente inferiore. Ce ne è per tutti i gusti, volendo spendere poco e fare finta di avere in mano un grande brand.
Basta una lettera per trasformare un brand in una patacca, e così i nomi “tarocco” sono creati a partire dai nomi dei veri profumi. L’intento di contraffazione è chiaro, ed è reso ancora più evidente dall’imitazione della confezione e degli stilemi visivi propri dei profumi originali. Però certi nomi non si possono proprio vedere!
Il nome Alien diventa Alliene, Dior diventa Jor, Armani Armenio e la sua Acqua di Giò figura come Acqua di Gò. Roma lascia lo scettro a Romy, Allure ad Allurx; Optimum ci guadagna rispetto ad Opium ma cambia totalmente scena. Amen ispira Alimen, Hugo Boss si metallizza in Hugo Boxx e Trussardi si ingentilisce con Trussy. La più offesa potrebbe essere Krizia, che si vede diluita in una semplice Tizia.
L’immagine compone foto che ho fatto in un mercato settimanale di una cittadina veneta.