Vi ricordate di Vanini? Ne ho parlato a fine novembre 2024 per la bella campagna di comunicazione. Avevamo scoperto l’origine di questo brand name espressa dal nome proprio Giovanni, con il suo denso significato di “dono di Dio”, “grazia del Signore”, dove Yo è abbreviazione di Yahō che a sua volta abbrevia Yahaweh reso in greco e latino con Joannes o Ioannes.

 

VANINI CHE VA

La campagna lanciata sotto Natale presentava il cioccolato Vanini e il suo mondo approfittando della prima sillaba del cognome e nome di marca Vanini. “Va” era usata come verbo nella formula “chi va”, con tante declinazioni e un messaggio allegro, variegato, efficace: “Chi va alla ricerca della purezza”, “Chi va al cuore del cacao”. E c’era anche “Chi va sorpreso”.

Ritroviamo questo claim in una campagna stampa per la nuova proposta Vanini, la Mini Selection di tavolette da 15 grammi: Chi VA sempre sorpreso. Nella comunicazione si vedono due pack vivaci con la grande varietà (ecco un altro uso della sillaba “Va”) del cioccolato del brand: le varianti (!) fondente Bagua e i gusti speciali Tasting Experience.

VANINI MINI SU RIVISTA FOODVANINI CHE VA

 

MINI SELECTION

Il nome in massima evidenza sul pack è Mini, accompagnato dal sostantivo Selection. Quest’ultimo benché impreziosito dal corsivo dorato che incarna un tono alto, scompare sotto l’egida del semplicissimo nome della nuova proposta. Mini è un nome che nel valore ed anche nella grafia scelta, appare più popolare e democratico.

Il nome Mini è già molto sfruttato e usato spesso come descrittore nel girone alimentare, dove la variante “Mini” diventa traino per nuovi consumi e nuovi target. Nel caso di Vanini Mini battezza un formato tavoletta di 15 grammi, proposta come snack pret-a-porter per tante occasioni.

 

UN SUPERLATIVO, PREFISSOIDE, USATO IN TANTI MODI

Mini in modo contro intuitivo è un superlativo, ed è collegato a minimo/piccolo/miniatura. Viene  usato spesso come prefissoide, con o senza trattino indica l’enciclopedia Treccani.

Talvolta si è guadagnato lo status di sostantivo: la mini per dire minigonna. E poi è il nome della love brand Mini BMW e della mitica Mini Innocenti. C’è tanta storia dentro questo bisillabo minimalista ma appunto poliedrico.

Nella semplicità della scelta di naming di Vanini e dell’abbinamento dei due termini molto usuali Mini e Selection, quello che mi piace di più è la rima Vanini-Mini: A livello di uso ed anche visivo la dicitura Selection si perde e rimane forte l’abbinata Vanini Mini con la simpatica desinenza -ini che caratterizza i due termini.

Non è da tutti creare un flusso fonetico piacevole e una consonanza vivace, anche se sono tanti i brand che giocano a livello verbale con il loro nome proprio (ne vedremo presto alcuni). Nel caso di Vanini non credo che il gioco sia voluto, è più un gioco forza atterrato bene. Scontato invece il testo in chiusura dell’annuncio: Mini formato … maxi gusto.

VANINI MINI SELECTION TAVOLETTEVANINI MINI SELECTION RIVISTA FOOD

 

Le immagini della campagna stampa sono prese dalla rivista FOOD di gennaio 2025. Altre immagini sono prese dal sito del brand.