“Un frutto fresco e verde in un settore molto tradizionale”. Così presenta la sua società Wekiwi l’amministratore delegato Massimo Bello. E proprio nel suo caso personale il nome è un buon punto di vantaggio, anche se immagino il peso specifico di un nome e cognome come Massimo Bello. Se poi allarghiamo le vedute al gruppo di cui Wekiwi fa parte si arriva a Tremagi, e anche con questo nome andiamo verso il positivo e la speranza.

Anche se Massimo Bello si appoggia al frutto, è molto solerte a specificare che il nome della sua società non viene dal kiwi, ma ha una maggiore attinenza con il mondo in cui opera: energia, gas, forniture, digitale. Il bisillabo Kiwi può essere considerato l’abbreviazione del termine kilowatt di cui propone le lettere K e W, sonorizzandole con la I. We indica “noi”, che è un punto di forza della start up: social, digitale, condivisa. Ecco le parole originali: “tutto nasce dal kiwi, non il frutto, ma l’unità di misura dell’energia: Questa parola ha richiamato alla nostra mente una specie di versione web del kilowatt. Ci ricordava anche wi-fi, Wikipedia… Da lì è nato Wekiwi, anteponendo una parolina semplice ma importante, “we”, che significa noi. Perché Wekiwi sarà una comunità aperta, trasparente e social”.

Il nome Wekiwi è fresco e gradevole; ha una sua originalità al netto del trend attuale di nomi che includono We e che puntano sulla fonetica per farsi ricordare e amare. Una leggera debolezza sta nella decodifica del nome, che porta a digitarlo come Wi e a far confondere l’utente, ma tutto è trascurabile e sicuramente il risultato è più cospicuo rispetto a Widiba, Wego, Wenergy.

È molto interessante il concetto e il nome individuato dal team di Wekiwi per determinare la bolletta: le compagnie “tradizionali” hanno offerte, pacchetti, soluzioni, che nominano in modo spesso banale e confondibile: Large Family, Bolletta Comoda, Idea, Facile … Wekiwi ha scelto “Carica” un nome italiano, semplice, coerente con il concetto alla base e l’obiettivo. Funziona così: il cliente stima la spesa media per la sua utenza (in base all’esperienza con il precedente operatore), che viene chiamata appunto Carica, e Wekiwi fattura quell’importo stimato dall’utente, emettendo conguagli in caso di eccesso o difetto. Questo è quello che è sempre successo con le utenze prima della lettura elettronica dei consumi; il punto di forza di Wekiwi è che è l’utente a stabilire la cifra, e che non sembra ora ci siano prodotti e pacchetti specifici: tutto è semplice, chiaro, trasparente.

Wekiwi è un animale digitale che si muove a suo agio nel suo ambiente: è il primo operatore italiano interamente digitale, che premia i comportamenti altrettanto digitali degli utenti. Poco call center, zero negozi, solo le interazioni necessarie, e lo sconto arriva. In un sistema in cui tutto si paga e le voci aggiuntive hanno un costo alto, Wekiwi lavora in “levare”; anche per quanto riguarda i costi di attivazione, gestione o di depositi cauzionali.