REDA REWOOLUTION MERINOHo simpatia per il nome Rewoolution perché gioca con le sillabe e le parole producendo un concentrato di senso che per il naming ha molto valore: i signori che usano questo nome creano filati di lana merino veramente rivoluzionari (ho studiato bene il loro sito!) e quindi possono a pieno diritto celebrare il loro prodotto con un nome così efficace wool + revolution = Rewoolution. L’unico limite del nome Rewoolution è che nella pronuncia perde un po’ della sua forza e deve essere spiegato: l’integrazione del termine wool modifica infatti la pronuncia della parola revolution, che diventa revulution.

Perché rivoluzionari? Cito direttamente dal sito “Reda Rewoolution nasce dall’incontro tra la tradizione tessile biellese e l’innovazione tecnologica Compact3, l’innovativo sistema di filatura che si rivela il vero punto di forza di ogni capo e che assicura il 15% di resistenza, il 30% di elasticità e il 20% di morbidezza in più rispetto alla lana merino tradizionale. Inoltre, l’esclusiva cucitura “tre aghi”, la stessa con cui vengono realizzate comunemente le mute dei sommozzatori ed inedita nel mondo dei filati, garantisce la massima elasticità ed un’ottima resistenza per capi tecnici estremamente performanti”.

Presenti da 150 anni esatti, producono interamente nella zona del biellese da lane che provengono da allevamenti in nuova Zelanda che hanno nomi bellissimi: Glenrock Station, Rugged Ridges e Otamatapaio Station. Anche il nome di un loro stilista citato in rete ha colpito la mia attenzione: Angelo Figus. Spendo due parole sul corporate name Reda, che è naturalmente il cognome del fondatore Carlo, e che sembra provenire dal sostantivo re (niente male). Al mio orecchio ricorda sonorità longobarde, antiche, regali e mi fa pensare ad una contrazione di ReMida … mica male anche questo!

Vi invito ad andare sul sito e scoprire come vengono filate le lane e le incredibili proprietà della lana merino, ideale per il freddo e per il caldo, per chi fa sport estremo, per chi suda tanto …