Si parte dall’Antico Testamento e si arriva al 1973, passando per Botticelli e gli affreschi della cappella Sistina. Il comune denominatore è il nome Sephora che oggi (dicembre 2016) è ultra famoso perché è l’insegna di ben 750 negozi della catena di profumerie Sephora, nata in Francia ed entrata nel 1997 nel gruppo LVMH.

Facendo un lungo passo indietro nel tempo, scopriamo che Sephora o Sefora è un nome femminile citato nell’Antico Testamento. È il nome della moglie di Mosè dotata di una bellezza eccezionale. Sefora è la donna per cui Mosè fu disapprovato, perché straniera per il popolo ebraico, fors’anche perché troppo bella e quindi motivo di invidia.

La bellezza è il tema del nome Sephora che nella forma femminile ha infatti anche il senso di “bella”. Tuttavia il primo significato dell’ebraico צִפּוֹרָה (Ẓippora, Ṣippôrāh) è “passero”, termine che veniva usato per indicare i piccoli uccelli, soprattutto passeri e rondini. Il termine originario mostra anche affinità con una radice araba che significa “cinguettare”.

Botticelli raffigura Sephora insieme a una delle sorelle in un affresco della cappella Sistina. L’artista è considerato un grande interprete della bellezza femminile, e forse proprio questa combinazione di Botticelli e di una figura delle Scritture collegata alla bellezza, ha fatto convergere sulla scelta del nome Sephora per le profumerie, che sono proprio il luogo in cui si valorizza la bellezza.

 Sephora è un nome suggestivo, pieno di mito e di fascino, che forse poche persone collegano ad una storia precisa e al tema originario della bellezza. Tuttavia, visto come insegna di una profumeria viene percepita la sua natura di nome femminile e viene facilmente collegato alla femminilità classica, oltre che al vento Zèfiro.

È molto interessante il payoff di campagna lanciato qualche anno fa “Where Beauty Beats”. Nello spot è accompagnato dal ritmo delle pulsazioni, da immagini che si sovrappongono velocemente e da una musica magnetica. Riporta al tema del nome e alla profumeria come tempio “vivo”, dove si celebra un culto, quello della bellezza, appunto.

L’immagine è presa dai canali social del brand.