FORD EDGEEdge è un nome povero, troppo semplice e foneticamente poco accattivante per noi italiani; però dietro questo nome si trova non proprio un mondo, ma qualcosa che ne convalida la scelta. Innanzitutto bisogna sapere che questo nome è stato studiato più di dieci anni fa, per il mercato americano. Quindi ciò che per noi sa di nuovo, in realtà ha una storia che per il mondo dell’automobile è piuttosto lunga.

Sapendo che il nuovo modello è un suv iper tecnologico con ausili alla guida di ultima generazione, massimi livelli di sicurezza attiva e passiva … la prima cosa a cui penso è l’espressione cutting-edge usata per indicare cose di avanguardia, una posizione da leader, autorevole. Andando a fare ricerche sul termine edge scopro vari altri sensi: da bordo ad acutezza, da punta ad avvicinarsi e affilare.

Edge è una parolina dalla fonetica discutibile ma dai tanti significati e rimandi, con anche riscontri in greco e latino che riportano al tema della punta e dell’acutezza. La combinazione Ford Edge nel parlato prolunga e colora il nome, e diventa fɔːdɛdʒ che rimanda un po’ a knowledge e a Sportage, o anche a fordage, l’era della Ford, rendendo il tutto più accattivante.

Poi scopro il cortometraggio Le Fantôme creato apposta per lanciare il veicolo in Europa, con stile James Bond, un attorone come Mads Mikkelsen, un figlio d’arte alla regia come Jake Scott, 8 minuti di video, paesaggi incantevoli e spy story … Mescolo tutto con la brand line di Ford che è Go Further, e penso che l’ambizione può diventare presunzione (oltre che allitterazione!) ma che c’è una linea di coerenza in tutto ciò. Anche se forse il nome Edge è stato pensato ben prima della brand line e delle svolte epiche del brand.

Infine, parlando con amici che hanno avuto lunga esperienza in borsa e nei fondi di investimento, alla parola Edge reagiscono pensando ai fondi spazzatura che in rete scopro essere gli Hedge Funds, i fondi speculativi che investono su azioni di qualità discutibile.