Che bello questo anniversario di Barilla che nel 2017 celebra una famiglia e una storia così significative per noi italiani. Se da decenni siamo alla sinistra dell’equazione: italiani = pasta, pizza, mandolino dobbiamo ringraziare anche la marca Barilla, naturalmente non per il mandolino. Per la pasta però si, ed anche per la farina.

 

Nomen Omen

Questa storia comincia nel 1877 a Parma in un piccolo forno per fare il pane. Il forno diventa poi un negozio e ospita un torchio di legno per fare la pasta: all’inizio 50 kg al giorno, ma nel giro di un decennio diventano 8 tonnellate. C’era questo destino nel cognome Barilla: questo cognome rimanda infatti ad un artigiano barilaro che fa i barili, i recipienti per il trasporto e la conservazione di liquidi e farine. E il signor Pietro patriarca della famiglia Barilla, di barili ne maneggiava di certo per i suoi prodotti e le materie prime.

 

In principio era un forno

La storia del brand Barilla scorre negli anni: il negozio diventa stabilimento, poi impresa, e si apre al marketing, alla distribuzione moderna, alla réclame. Si fa notare anche con Carosello, con le belle scenette che hanno come protagoniste le star italiane e internazionali del cinema, della canzone, della regia: Dario Fo, Albertazzi, Mina, Banderas, Fellini, Tornatore, ed ora un campione mondiale del tennis.

Da anni la marca è al centro del dibatto non solo sull’alimentazione e sulla ricerca gastronomica, ma anche sul benessere del pianeta, ed è fortemente impegnata sul fronte della sostenibilità e della salute.

Il sito Barilla sintetizza felicemente i passi della marca, i suoi successi, le acquisizioni nazionali e internazionali, i lanci, senza nascondere gli anni della gestione americana, comunque fertili. Mostra un’azienda che investe in ricerca e innovazione, crea nuovi prodotti, fa esperienze di nuovi mercati, impara dagli errori con un rispetto e un’attenzione costante per la qualità e il consumatore.

 

L’idea di mettere la pasta in scatola

E le scatole? La pasta Barilla fu una delle prime ad essere venduta in scatola. In origine la pasta si vendeva infatti sfusa, avvolta in un pezzo di carta. Attraverso le scatole la marca Barilla veicola il suo logo, si rende riconoscibile oltre che maneggevole e più pratica. Con il tempo Barilla privilegia il colore blu così innovativo per il settore alimentare, e dota ogni confezione della caratteristica finestra trasparente, a lungo una peculiarità delle confezioni Barilla. Oggi il brand si apre a nuovi colori e diversifica la sua offerta in tante direzioni.